...in comunione

suor Myriam Ramarosoa, Aosta
...in comunione - 12 marzo 2023Gioia, amicizia, preghiera, riflessione, comunità, famiglia e comunione. Queste e tante altre parole che hanno caratterizzato la giornata di Federazione del “Piccolo Disegno”.

Ci siamo ritrovati il 12 marzo scorso, presso l’Istituto, in Via Giovanni Giolitti a Torino. Caratteristica la gioia di un abbraccio gratuito, scaturito da uno slancio spontaneo tra le sorelle e i laici che definisce la vera amicizia. Si inizia con un momento di preghiera che ci unisce con Dio e tra noi, perché la vitalità del “Piccolo Disegno” deriva dalla sua presenza in ciascuno. Ci fa crescere nella conoscenza e nell’amore, ci rende ogni giorno creature nuove e, unificandoci interiormente, ci stabilisce nella pace del cuore. Riporto una frase saliente: «L’unità non si realizza dal basso, ma dall’alto: chi ci raduna è lo Spirito Santo del Signore e a noi è chiesto di “rimanere” nella comunione vivendo “unanimi e concordi”, avendo “lo stesso sentire”».
Al centro della mattinata l’intervento del dottore e biblista, Carlo Miglietta, di cui evidenzio solamente tre parole importanti tratte degli Atti degli Apostoli.

  • La parola greca koinōnía traduce l’unione fraterna che significa «comunione». È questa che determina la relazione con Gesù la relazione fraterna: l’aiuto concreto dato ai fratelli e alle sorelle in difficoltà.
  • La Chiesa “cristologica”: gli apostoli sono testimoni della resurrezione di Gesù che è il fondamento della nostra fede.
  • Lo “Spirito Santo” che sempre guida la Chiesa, la sostiene e la fa crescere.

Nel pomeriggio tre giovani di Cuneo ci hanno fatto dono della loro esperienza riguardo la comunione e il “Piccolo Disegno”.
Di Silvia mi ha colpito tanto l’interpretazione data alla parola «annientamento», usata da padre Médaille. Annientamento porta in sé il seme di un'altra parola: generatività. Il ciclo della generatività è formato da quattro fasi: desiderare, fare nascere, accompagnare, lasciare andare. Essere generativi significa migliorare la vita del prossimo. Quando c’è spazio per l’altro, c’è vita per l’altro e allora c’è comunione. Annientamento è una parola semplice, ma molto significativa. Tant’è vero che chiunque può viverla attraverso la quotidianità, la professionalità e le varie esperienze di vita.
Per Antonella, molto significativa è la figura di san Giuseppe. Una persona umile, nascosta, che parla poco, ma riesce a fare grandi cose, con l’aiuto di Dio. Alcune preghiere di san Giuseppe, particolarmente la preghiera del «Sacro manto», l’hanno aiutata a superare le difficoltà e a trovare lavoro. Ancora oggi sente vivo il suo aiuto e rinvigorisce la sua fede.
Nell’insieme è stata una giornata indimenticabile. Ho raccolto tante cose belle che mi aiutano a vivere ogni giorno con Dio e con il “caro prossimo”. Secondo me, questo pensiero di padre Médaille può riassumere quello che abbiamo vissuto. «La nostra Congregazione tende a procurare questa duplice unione totale di noi stesse e di tutto il caro prossimo con Dio, e di noi con ogni prossimo e di tutto il caro prossimo con se stesso e con noi, ma tutto in Gesù e in Dio suo Padre» (Lettera Eucaristica n. 29).

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