Parlare con il cuore

Davide Urietti, laico Istituto
"Parlare con il cuore"In vista della 57esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che sarà il 21 maggio, Papa Francesco ha diffuso il messaggio «Parlare col cuore.

“Secondo verità nella carità” (Ef 4,15)». Lo ha fatto in occasione del 24 gennaio, giorno in cui nel 1623 fu sepolto San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Come ha voluto ricordare il santo Padre nel suo messaggio, il 2023 è l’anno del centenario della sua proclamazione a patrono dei giornalisti cattolici da parte di Pio XI con l’Enciclica Rerum omnium perturbationem. Papa Francesco riconosce in San Francesco di Sales uno dei più grandi esempi del «parlare col cuore».
Secondo il santo Padre, parlare col cuore, infatti, significa, approcciarsi a una comunicazione aperta e accogliente. Non solo, «Secondo verità nella carità» implica ascolto e dialogo con cuore puro: papa Francesco, quindi, ci invita a comunicare con «cuore e braccia aperte» con il prossimo. «Parlare con il cuore», così come mostrare gentilezza, sono gli antidoti migliori contro la crudeltà.
Sono azioni che tutti noi dovremmo cercare con costanza, per facilitare la creazione di connessioni vere e durature con chi ci sta intorno. Francesco scrive: «A volte il parlare amabile apre una breccia perfino nei cuori più induriti». Sono parole significative, perché ci ricordano come di fronte a un attacco o un’offesa subita ci sia sempre il modo di evitare un crescendo di rabbia e possibile violenza. Non è rispondendo con altrettanta durezza che si risolvono i conflitti, ma aprendo il proprio cuore, dialogando con l’altro con sincerità e provando a capire quali difficoltà stia affrontando. Dietro a comportamenti simili, è probabile che si nascondano sofferenze di cui non conosciamo nulla.
Sta quindi a noi farci trovare pronti, aprendoci al dialogo con cuore puro, proprio come ha suggerito papa Francesco nel suo messaggio.