Responsabilità dell’universo

Michele Mea, volontario dell'associazione Speranza
Dio ha affidato all’uomo la responsabilità dell’universoContinuerò a parlare del secondo incontro dedicato alla responsabilità, tenutosi presso l'associazione Speranza e guidato da padre Ernesto Vavassori.

Penso che sia un percorso fondamentale che va condiviso il più possibile, in quanto riguarda il nostro “Diventare umani”. È necessario oggi più del passato riappropriarci della nostra umanità, in quanto viviamo in una società consumistica fortemente disumanizzante e disumanizzata. Ancora una volta riporto come stimolo alla riflessione, il brano introduttivo letto dal gruppo Tante tinte.
Responsabilità
Dio ha affidato all’uomo la responsabilità dell’universo, glielo ha messo tra le mani e gli ha chiesto di essere, per il creato, un padre, un custode, una sentinella; di avere mani e cuore amorevoli per accarezzarlo e farlo crescere.
Mi domando se ci sentiamo investiti da questa responsabilità. Se e quando abbiamo capito che ciò che ci circonda ha il nostro odore e il nostro sguardo, la nostra forma e la nostra eco. Se e quanto siamo consapevoli che ci rispecchia.
Siamo noi che generiamo il mondo e le relazioni, siamo noi a dettarne le condizioni, a definire i confini e disegnarne i colori. Il problema è che questa responsabilità non l’assumiamo su di noi! Se esiste un peccato originale, consiste nel grave torto che quotidianamente facciamo al creato, di non sentirci responsabili, di far niente perché sia un luogo bello, vivo!
Martin Luther King, al suo popolo di scartati, esclusi e rifiutati disse: «Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla!». La responsabilità è l’esatto contrario dell’indifferenza che lascia scorrere la vita come se non ci appartenesse, come se non ne fossimo i protagonisti. Essere responsabili implica non un rimandare perenne, non un lamentarsi continuo, ma un agire, una scelta! Essere responsabili è la forza rivoluzionaria del nostro desiderio.
Quell’impegno di custodire e di coltivare la nostra umanità, i nostri simili, la terra che ci nutre, ci viene ri-consegnato! E ci viene restituito il nostro essere sovrani del creato e appassionati custodi affinché non perdiamo nulla di quanto ci è stato dato. E sarebbe bello trovare il coraggio e la delicatezza, la forza e la tenerezza, per camminare in questo mondo con un sorriso fiducioso!
Buona estate!