Prendersi cura del creato di Dio [1]

Daniel Castellanos
Prendersi cura del creato di Dio [1]Prendersi cura del creato di Dio. Usiamo spesso termini diversi per parlare della stessa cosa.

Ad esempio, quando parliamo del mondo e della vita che ci circonda, di solito usiamo come equivalenti i termini ambiente, natura o, nei contesti credenti, creato. Ci sarà differenza se parliamo di natura, ambiente o Creazione di Dio? È lo stesso dire che ci impegniamo a prenderci cura dell’ambiente o dire che siamo chiamati a prenderci cura della creazione di Dio? Per noi credenti qualcosa cambia quando ci riferiamo alla natura come creazione di Dio.
Prendersi cura del creato di Dio. Dire creazione è molto più che dire natura. Papa Francesco, nell’Enciclica Laudato si’, ci insegna che: ”…dire «creazione» è più che dire natura, perché ha a che vedere con un progetto dell’amore di Dio, dove ogni creatura ha un valore e un significato. La natura viene spesso intesa come un sistema che si analizza, si comprende e si gestisce, ma la creazione può essere compresa solo come un dono che scaturisce dalla mano aperta del Padre di tutti, come una realtà illuminata dall’amore che ci convoca ad una comunione universale (LS 76).
Il racconto della Genesi esprime una comprensione del mondo: tutto è stato creato da Dio. Per questo la tradizione giudaico-cristiana usa il termine creazione. C’è un significato profondo in quella visione del mondo, infatti - dice Francesco - “ci viene indicato che il mondo proviene da una decisione, non dal caos o dalla casualità, e questo lo innalza ancora di più. Vi è una scelta libera espressa nella parola creatrice” (LS 77).
La creazione è un segno del Creatore, è un luogo di rivelazione di Dio. “L’intero universo materiale è linguaggio dell’amore di Dio, del suo eccessivo affetto per noi. La terra, l’acqua, le montagne, tutto è carezza di Dio” (LS 84). E «nessuna creatura resta fuori da questa manifestazione di Dio» (LS 85). La creazione è un dono di Dio ed è la conseguenza di un atto d’amore. Dire creazione significa affermare che il mondo è orientato alla realizzazione del progetto d’amore del Creatore.
Nelle parole di Benedetto XVI, la natura è espressione di un disegno di amore e di verità. Essa ci precede e ci è donata da Dio come ambiente di vita. Ci parla del Creatore (cfr. Rm 1, 20) e del suo amore per l’umanità. È destinata ad essere «ricapitolata» in Cristo alla fine dei tempi (cfr. Ef 1,9- 10; Col 1, 19-20). Anch’essa, quindi, è una «vocazione» (Caritas in veritate 48). Un nuovo rapporto con il creato trasforma il nostro sguardo e ci porta a scoprire anche la presenza amorosa del Creatore, perché «in ogni creatura abita il suo Spirito vivificante che ci chiama a una relazione con lui» (LS 88).
Inoltre, “ogni creatura è oggetto della tenerezza del Padre, che le assegna un posto nel mondo. Perfino l’effimera vita dell’essere più insignificante è oggetto del suo amore, e in quei pochi secondi di esistenza, Egli lo circonda del suo affetto” (LS 77). Come figli e figlie di quel Padre amorevole, siamo invitati a trasformare le nostre relazioni con tutti gli esseri nel creato. (Vai alla seconda parte).
>Per l’articolo completo:  Prendersi cura del creato di Dio - Laudato Si' Movement (laudatosimovement.org)
>Per la Scheda della Riflessione completa: italiano / francese / portoghese / spagnolo

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