Creato e vocazione cristiana [2]

Daniel Castellanos
Prendersi cura del creato di Dio [1]

Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse (Gen 2,15).

Gli esseri umani hanno un posto di responsabilità nella creazione di Dio: siamo custodi di tutte le creature. E siamo chiamati a coltivare e custodire il giardino dell’Eden. Che cosa significa? “Mentre «coltivare» significa arare o lavorare un terreno, «custodire» vuol dire proteggere, curare, preservare, conservare, vigilare. Ciò implica una relazione di reciprocità responsabile tra essere umano e natura” (LS 67). La nostra realizzazione come persone, come cattolici e cristiani, dipende dal rapporto di cura che stabiliamo con il mondo. Pertanto, l’impegno alla Casa Comune non è facoltativo. Tutti siamo chiamati da Dio a essere custodi della creazione. “Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana” (LS 217).
>Per l’articolo completo:  Prendersi cura del creato di Dio - Laudato Si' Movement (laudatosimovement.org)
>Per la Scheda della Riflessione completa: italiano / francese / portoghese / spagnolo

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