A proposito di partecipazione

madre Lucia Gallo, Équipe di coordinamento
Con partecipazione“La libertà è partecipazione”, canta Giorgio Gaber in un suo brano - La libertà - che richiama l’importanza di dare spessore e consistenza al desiderio di libertà.

Appunto perché non rimanga un’aspirazione superficiale e indefinita. La partecipazione è un modo per dare concretezza alla propria libertà. Partecipazione, infatti, è scegliere di mettersi in gioco, di investirsi nelle situazioni della vita, sentendosi parte e facendo al meglio la propria parte. Partecipazione è solidarietà perché attraverso il mio spendermi con gli altri e per gli altri possano nascere relazioni nuove, più giuste e fraterne.
Partecipare è far parte con altri, offrendo qualcosa di sé o ancor più coinvolgendo tutto se stesso, sapendo che niente di ciò che si dona è inutile o andrà perduto. È fare squadra, sentirsi in relazione con gli altri, custodi insieme dei doni che abbiamo ricevuto, come singoli e come comunità, e costruttori di fraternità facendo crescere il bene e a vantaggio di tutti, incominciando dai più fragili e da chi è più vicino a me.
Anche se quest’azione può sembrare a prima vista tutta umana, in realtà Dio stesso ha fatto sua questa dinamica di vita perché l’Incarnazione è la partecipazione di Dio alla nostra umanità; il suo coinvolgersi libera- mente e gratuitamente con noi, impastandosi con la nostra storia, segnata da tante vicende, drammatiche e gioiose, senza mai ritirarsi, senza mai rinnegare il suo coinvolgimento nella vita di ognuno di noi! Tutta la vita di Gesù è stata partecipazione alla nostra vicenda umana, da Nazareth fino al Calvario, perché attraverso Lui noi potessimo avere vita e vita in abbondanza (cfr Gv 10,10).
Il Sinodo della Chiesa che stiamo vivendo porta in primo piano il valore della partecipazione. Il cammino sinodale ci invita a incontrarci, ad ascoltarci gli uni gli altri per discernere insieme. Dalla partecipazione attiva a questo cammino, certamente non facile né scontato, può tuttavia emergere un nuovo modo di essere Chiesa, uno stile nuovo per dire oggi, nella complessa e problematica situazione attuale, parole di Vangelo che sono ‘buona notizia’.
Sono tanti gli ambiti in cui come suore e laici, concretizzando il nostro carisma nella vita ordinaria, possiamo vivere con partecipazione, facendo la nostra parte. Nelle nostre comunità e missioni, nella famiglia e negli spazi di convivenza sociale, nel grande e vasto ambito del lavoro come in quello dell’impegno sociale, nei luoghi della carità e della dedizione verso i più fragili, nelle attività parrocchiali e nel cammino sinodale che vede diversi di noi direttamente implicati. […].
Dall’Introduzione all’Opuscolo “Con partecipazione” della formazione 2023-2024, per suore e laici.

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