La pazienza di Gesù

un dottore
La pazienza di Gesù con il cieco.«Mi ha colpito la risposta del cieco: “Vedo la gente come degli alberi che camminano”; poteva dire “Vedo sfocato”.

Gesù con la seconda gesto ha cambiato lo sguardo del cieco. Prima le persone non erano viste in profondità, ora sì. Faccio mia la preghiera di vedere gli altri come persone e non come alberi che camminano Gesù lo vedo come un medico. Primo step: il cieco riacquista la vista, ma non completamente. Secondo step più profondo: il cieco vede chiaramente, a distanza ogni cosa.

Una persona può essere medico in due modi: curare la malattia e/o curare il malato, che è qualcosa di più profondo. Mi è piaciuta la pazienza di Gesù in questa guarigione, ripete l’azione della cura fino a sanare completamente. Nella sanità, oggi, si è impazienti di raggiungere il risultato, quindi colpevolizzi te stesso e colpevolizzi il malato. C’è invece un percorso da fare. È quanto mi è stato nel cuore al weekend della Parola a Villa S. Pietro in febbraio».

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