Giuseppe e la “bottega” dei suoi sogni

suor Mirella Picco Botta, Chambéry
San Giuseppe, patrono dei lavoratoriGiuseppe e la “bottega” dei suoi sogni, così si potrebbe intitolare questa pagina dedicata a S. Giuseppe lavoratore.

La sua falegnameria era anche il luogo del sogno di Dio, della comunicazione con il Padre e con il piccolo Gesù che gli correva intorno. Nella sua vita di artigiano esperto, tra il tempio, la sinagoga e la bottega, irrompe Dio. Lo chiama ad un compito singolare che sconvolge i suoi progetti, ma non la sua fede. La metafora che il salmo applica all’uomo giusto è quella di un “albero piantato lungo corsi d’acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa riesce bene” (Sal 1,3). Giuseppe, dunque, agisce e riesce bene. È un uomo solido, stabile, che nutre la sua fede con l’acqua di salvezza: la parola di Dio.
Concreto e onesto, come ogni papà, educa il figlio al lavoro. Da lui Gesù ha imparato il valore, la dignità e la gioia di quel pane quotidiano, guadagnato con fatica e mangiato insieme … E proprio “quel pane” sarà tra le mani del Signore… l’Eucaristia!

«Caro Giuseppe, ora desidero parlarti a “tu per tu”.
Officina-altare: qui hai offerto il tuo sì a Dio, hai santificato il tempo e il lavoro, lodando il Signore. Hai servito la tua gente e sudato il pane, che ogni giorno ponevi sulla mensa di casa tua. Una casa, una famiglia, una piccola coppia: tu e Maria
L’Incarnazione tra queste mura, grazie a te, è avvenuta. Gesù, figlio del falegname, poi… Pane di Vita!
Ora ti preghiamo, nostro santo e modello.
Aiutaci a trovare strade nuove per i giovani, che si affacciano al mondo del lavoro. Non rimangano delusi o frustrati…Tu, uomo “tutto d’un pezzo”, donaci il coraggio del dialogo con chi lavora vicino a noi. Fa’ che il lavoro sia giustamente retribuito. Dona la speranza ai papà disoccupati. Veglia su coloro che sono senza una casa.
Pio XII, il 1° maggio 1955, istituì la tua festa per dare ai lavoratori un protettore. Un padre, un amico, un compagno nella fatica di ogni giorno. Un fratello dalle mani callose, con il cuore puro e mite, uno di cui ti puoi fidare. È con te che affrontiamo un “lavoro nuovo”, compiuto in e con Gesù, collaborando umilmente all’azione creatrice di Dio».

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