Maria, regina dell’Amazzonia!
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Pubblicato Giovedì, 22 Ottobre 2015
di suor Anna Clara
Ho avuto la possibilità di partecipare alla festività del ‘Cirio de Nazaré di Belém’ ...
con le suore di san Giuseppe di Chambéry. È una delle maggiori manifestazioni di fede e di religiosità popolare del Brasile, in onore alla Vergine di Nazaret, patrona e regina dell’Amazzonia. Ha le origini e radici nella tradizione religiosa e culturale del Portogallo, e da ben 223 anni si realizza qui a Belém. Una festa che cresce di anno in anno, fino a raggiungere proporzioni esorbitanti... Quest’anno hanno partecipato ben 2 milioni di “romeiros” e pellegrini.
Questa chiesa particolare, con tutta la città di Belém, sta vivendo l’intensa preparazione alla celebrazione dei 400 anni di fondazione. Quattro secoli di storia, di memoria, di fatica e di vittorie, fin dall’inizio dell’Evangelizzazione in Amazzonia. Inoltre Bélen si prepara ad accogliere la sede del Congresso Eucaristico dell’agosto 2016.
Con emozione e profonda riconoscenza, ho partecipato come pellegrina a questo ‘Cirio’, pregando e contemplando i numerosi volti di persone di ogni età, colore e razza... molti dei quali feriti e sfigurati dal dolore, dalla malattia, dalle conseguenze di un sistema che emargina.
- Ho visto tanti bambini, portati in braccio dai genitori, venuti a ringraziare dei benefici ricevuti;
- ho visto tanti adulti, sorretti dai propri familiari e amici, che hanno percorso in ginocchio lunghi tratti, in preghiera e nella gratitudine;
- ho visto numerosi giovani che, con i canti e le preghiere, ringraziavano Maria per aver potuto accedere alla scuola... per aver trovato il lavoro, garanzia di una vita migliore;
- ho visto molti uomini e donne portare sul capo, per vari chilometri, un mattone o una casetta di polisterolo per ringraziare il Signore e la Vergine Maria della loro casetta costruita;
- ho visto anziani ed ammalati che accompagnavano il ‘Cirio’ con sacrifício e con le lacrime; alcuni con le stampelle, altri in carrozzella, sorretti dai familiari; tutti con la corona del rosario ringraziavano e invocavano l’intecessione della Madonna;
- Ho visto lavoratori e tanti, tanti poveri percorrere le strade di Belém, a piedi scalzi, esprimendo così il grazie e la preghiera.
I miei occhi e, soprattutto, il mio cuore hanno registrato tanti segni e tante realtà dell’umano: la debolezza, la forza che viene dall’alto, la sete di vita e di felicità che il Signore ha posto in ognuno dei suoi figli. Tutti siamo assetati di vita e di vita piena.
La fede e la religiosità popolare certamente ci aiutano a trovare risposte ai nostri tanti problemi, a scoprire la forza per continuare, con fiducia e serenità, il cammino della vita, non sempre facile.
La Vergine Maria è presso Dio, in ogni cultura e in ogni ambiente; è la Madre che ci soccorre e ci attende sempre... Come ho sperimentato forte questa certezza!
Lodo e benedico il Signore! Lodo e benedico sua Madre, con i suoi tanti nomi, che oggi con questo popolo invoco e amo, come Maria di Nazaré, la Regina dell’Amazzonia!