Maria, regina dell’Amazzonia!

di suor Anna Clara

Ho avuto la possibilità di partecipare alla festività del ‘Cirio de Nazaré di Belém’ ...

con le suore di san Giuseppe di Chambéry. È una delle maggiori manifestazioni di fede e di religiosità popolare del Brasile, in onore alla Vergine di Nazaret, patrona e regina dell’Amazzonia. Ha le origini e radici nella tradizione religiosa e culturale del Portogallo, e da ben 223 anni si realizza qui a Belém. Una festa che cresce di anno in anno, fino a raggiungere proporzioni esorbitanti... Quest’anno hanno partecipato ben 2 milioni di “romeiros” e pellegrini.
Questa chiesa particolare, con tutta la città di Belém, sta vivendo l’intensa preparazione alla celebrazione dei 400 anni di fondazione. Quattro secoli di storia, di memoria, di fatica e di vittorie, fin dall’inizio dell’Evangelizzazione in Amazzonia. Inoltre Bélen si prepara ad accogliere la sede del Congresso Eucaristico dell’agosto 2016.
Con emozione e profonda riconoscenza, ho partecipato come pellegrina a questo ‘Cirio’, pregando e contemplando i numerosi volti di persone di ogni età, colore e razza... molti dei quali feriti e sfigurati dal dolore, dalla malattia, dalle conseguenze di un sistema che emargina.

  • Ho visto tanti bambini, portati in braccio dai genitori, venuti a ringraziare dei benefici ricevuti;
  • ho visto tanti adulti, sorretti dai propri familiari e amici, che hanno percorso in ginocchio lunghi tratti, in preghiera e nella gratitudine;
  • ho visto numerosi giovani che, con i canti e le preghiere, ringraziavano Maria per aver potuto accedere alla scuola... per aver trovato il lavoro, garanzia di una vita migliore;
  • ho visto molti uomini e donne portare sul capo, per vari chilometri, un mattone o una casetta di polisterolo per ringraziare il Signore e la Vergine Maria della loro casetta costruita;
  • ho visto anziani ed ammalati che accompagnavano il ‘Cirio’ con sacrifício e con le lacrime; alcuni con le stampelle, altri in carrozzella, sorretti dai familiari; tutti con la corona del rosario ringraziavano e invocavano l’intecessione della Madonna;
  • Ho visto lavoratori e tanti, tanti poveri percorrere le strade di Belém, a piedi scalzi, esprimendo così il grazie e la preghiera.
    I miei occhi e, soprattutto, il mio cuore hanno registrato tanti segni e tante realtà dell’umano: la debolezza, la forza che viene dall’alto, la sete di vita e di felicità che il Signore ha posto in ognuno dei suoi figli. Tutti siamo assetati di vita e di vita piena.
    La fede e la religiosità popolare certamente ci aiutano a trovare risposte ai nostri tanti problemi, a scoprire la forza per continuare, con fiducia e serenità, il cammino della vita, non sempre facile.
    La Vergine Maria è presso Dio, in ogni cultura e in ogni ambiente; è la Madre che ci soccorre e ci attende sempre... Come ho sperimentato forte questa certezza!
    Lodo e benedico il Signore! Lodo e benedico sua Madre, con i suoi tanti nomi, che oggi con questo popolo invoco e amo, come Maria di Nazaré, la Regina dell’Amazzonia!

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