E la festa continua…

Un laico del Piccolo Disegno, Istituto
Ci sono momenti in cui il tempo scorre via veloce, mentre ti trovi immerso in una girandola...

di emozioni… È quanto è successo domenica pomeriggio, al Convegno per i cinquant’anni della Federazione delle Suore di San Giuseppe, svoltosi a Torino.
Dopo una mattina densa di contenuti, terminata con la santa Messa, abbiamo condiviso il momento del pranzo, tempo prezioso per scambiare qualche parola, con gli amici finalmente ritrovati. Ed è gioia gustare un buon dolce preparato da … già, da chi? Non importa, è proprio questo il bello: ognuno porta qualcosa e lo offre al vicino, ricevendone in cambio un pezzetto, a sua volta offerto da un altro amico.
Il tempo, come dicevamo scorre veloce e la ripresa delle attività arriva presto, con momenti di canto e danza, regalato da: “I piccoli cantori di padre Médaille, “La danza dei “Lamba” delle suore del Madagascar”, “Il canto dei del P.D. giunti dalla Romania, “Note in fiore”, il coro dei bambini di Cuneo. Sono delizie per le orecchie e per gli occhi, in un tripudio di suoni, colori, magia. A tutti, un meritato applauso!
Poi, è il momento di conoscere Andrea e Cristina; ci parlano della fiducia che giornalmente ripongono in Dio, affidandogli le loro vite e quella dei loro figli. Testimonianza preziosa, di adozione e affidamento, di cui faremo tesoro.
A tutti i bambini presenti, un grande grazie ed un regalo: una matita colorata, con cui iniziare a disegnare il loro 'Piccolo Disegno'.   
Segue il ringraziamento di madre Armanda a tutte le Madri generali del passato e a quelle attuali, per tutto il loro lavoro, svolto con dedizione e amore.
Arriva presto il momento della preghiera finale: “…che il Piccolo Disegno, come il pane, possa stare su tutte le mense, alimento per tutti i popoli… Apriamo le nostre mani per essere deboli strumenti nelle mani di Dio…”. E viene impastato del pane. Tra i vari ingredienti l’attenzione è sul lievito che rappresenta padre Médaille che, con la sua presenza nascosta, è stato lievito che ha fatto fermentare uno stile di vita che continua a crescere…
E una volta impastato, il pane deve essere portato nel fuoco dell’amore di Dio, affinché si ripeta il “miracolo d’Amore”: il Pane quotidiano dell’Eucaristia, della Parola, della Comunione, della Pace, sia pane per tutti…