“…un miracolo d’amore”

dalla comunità del Consiglio Generale, Cuneo
Visitate dalla tragica morte della consigliera suor Rosa Porello, come comunità del...

Consiglio e come Congregazione, così vogliamo ricordarla e ringraziare tutti coloro ci sono stati vicini, con la preghiera e la consolazione.

“Signore opera in me un miracolo d’amore”.

E il miracolo d’amore si è compiuto e abbiamo potuto vederlo, ascoltarlo, viverlo fin dal giorno in cui suor Rosa Porello, per una tragica fatalità è entrata nella vita eterna. Non dimenticheremo quel 15 marzo 2016 in cui abbiamo dovuto ricevere e comunicare, con il cuore colmo di dolore, la notizia della sua morte improvvisa avvenuta sulla strada, sul viale degli Angeli, a Cuneo! La strada, luogo che descrive bene la vita di suor Rosa sempre in cammino per un di più, sempre col desiderio di tessere relazioni di amicizia, di farsi carico dei piccoli e di chi soffre, di vivere nel quotidiano il carisma di comunione.
“Il miracolo d’amore” l’abbiamo visto nella vicinanza di tante persone, nelle loro e nostre lacrime che ci hanno rivelato concretamente quanto la vita di suor Rosa sia stata una vita piena di amore, di attenzione, di vicinanza, di condivisione, di desiderio di portare e suscitare vita.
“Il miracolo d’amore” l’abbiamo vissuto insieme alle tante persone che hanno pregato con noi nel rosario, nella veglia di suffragio e con il grande numero dei partecipanti al suo funerale, che al dire di alcuni presenti è stato più una manifestazione di vita che una commemorazione di morte.
A tutti desideriamo dire un grande GRAZIE e lo facciamo condividendo la preghiera che lei ha scritto il 9 marzo 2016 sul suo diario spirituale.

«Sapere che ci sei,
anche nel buio della notte, ci sei luce;
anche nella fatica della traversata,
ci sei faro che orienti;
anche nell’incrocio del cammino,
ci sei impronta che cammini accanto.
Anche nel silenzio più profondo,
ci sei parola che anima e orienta.
Ci sei acqua che rigenera,
onda che sospingi avanti,
vento che spieghi le vele,
abbraccio che sostieni.
Ci sei sguardo buono che consoli,
mano pronta a sollevare.
Ci sei e non abbandoni mai.
Ci sei anche nelle mie fughe,
nei miei sentimenti smarriti,
nella mia debolezza e paura.
Ci sei in chi sperimenta l’abbandono,
in chi si sente tradito;
ci sei… fa’ sentire che ci sei.
Tu ci sei, fedele amante».

Possa questa sua preghiera, aiutare a sentirla ancora accanto a chi soffre, a chi ha bisogno di speranza, a noi che sentiamo fortemente la sua mancanza. Ora che suor Rosa ha incontrato il Dio misericordioso che non abbandona nessuno, crediamo che lei è presente con lo Spirito consolatore e continua a camminare con noi “come creatura nuova”. Lei che, quel mattino segnato dalla morte, aveva scritto queste ultime parole: «Benedette voi, situazioni di male, che mi riportate al centro dove c’è la vita, dove c’è colui che mi fa nuova».
Grazie suor Rosa per la pienezza della tua vita e grazie di cuore a tutti coloro che ci sono stati vicini e che continueranno a far crescere i germogli di vita, che suor Rosa ha seminato e ha sparso in persone con età diverse e in terre diverse.            

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