Figlie della speranza

di suor Graziella Zocchi
Figlie della speranza. Perché le ONG. La speranza è una virtù soprannaturale,

non bastano doti umane.
La speranza è una virtù difficile.
Sperare più “al di là di ogni speranza"…
Un padre educa un figlio… un insegnante gli alunni… un parroco cerca di evangelizzare i suoi parrocchiani… nella speranza.
Più si allarga il cerchio più la speranza deve essere forte e coraggiosa, perché sempre meno si vedono i frutti del proprio impegno.
Le ONG sono figlie della speranza.
Quando la speranza è che il mondo cambi, che il regno di Dio venga, allora è veramente virtù teologale.
In questa speranza molti ordini religiosi, congregazioni vanno con le loro ONG all’ONU.
La nostra Commissione internazionale tornerà a preparare i prossimi interventi alle Nazioni Unite nella sessione che questo anno si svolgerà in Florida, dal 13 al 17 luglio. Si tratta di nuovo e sempre di rimettere sul tavolo (o meglio, sull’altare) tutte le realtà dei nostri piccoli, grandi mondi; rivedere volti e situazioni; richiamare fatti; risentire voci, riandare alle cause di tutto ciò che accade su questo pianeta, che è la nostra Madre Terra.
Denunciare, fare proposte, insistere perché i grandi ascoltino il grido dei popoli in sofferenza e cerchino davvero soluzioni, perché sì, certo, noi piccoli possiamo e dobbiamo fare la nostra parte ma sono loro che devono cercare, trovare ed attuare le soluzioni.
Un mondo migliore è possibile.
Basta volerlo; davvero tutti e per tutti.
Chiediamo preghiere.

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