C’è speranza oltre il dolore?

di Costanza Lerda
Suor Rosa Porello morta incidentePerché parlare di una “partenza”, di questa partenza come seme di speranza?

Suor Rosa Porello ha concluso il suo viaggio terreno tre mesi fa, tragicamente ed improvvisamente: a volte mi sembra tantissimo, a volte mi sembra da poco... ho impiegato tempo a volerne scrivere…come speranza.
Passato il periodo che serve per rendersi conto di quanto accaduto, a volte mi capita di non crederci ancora, di mettere da parte qualcosa da dirle, da comunicarle, di aver perso qualche occasione per confrontarmi, per dialogare, per fare una passeggiata o bere un caffè...
Perché voglio trasformare il dolore grande nella Speranza, in qualcosa di positivo innanzi tutto per me e poi da partecipare ad altri?
Penso che glielo dobbiamo come riconoscenza del cammino condiviso, del segno lasciato in ciascuno di noi, positivo, di incoraggiamento, di accettazione della nostra umanità, con gli aspetti facili e difficili, le indecisioni e le cadute, senza abbattersi, ma invogliati a continuare, attenti non solo a quanto accade all’esterno, ma anche e soprattutto a quanto avviene in ciascuno di noi, cercando di riconoscerne i lati di forza e le debolezze, senza mai lasciarsi schiacciare dalle ultime.
Allora il mio GRAZIE e la decisione di parlarne, quale Seme di speranza che dal suo esempio, mai ostentato o per lei motivo di vanto, derivi il coraggio di continuare nel cammino comune intrapreso, nel rispolverare la vicinanza e l’impegno per i più poveri, gli oppressi dalla storia del mondo ricco, i piccoli, andandoli a scovare dove sono per portarli alla luce, attenti a non schiacciare altri ma ben saldi nelle proprie convinzioni.
Allora la guardo e, anche se ancora mi commuovo, posso pensare di continuare, sentendola al mio fianco che ancora mi incoraggia e mi sostiene, non mi giudica e mi vuole bene. Spero possa essere così anche per voi che leggete e che l’avete conosciuta.
Sono segni sani di speranza quelli che ha coltivato, piantato, lasciato da curare a noi, in un alone che si allarga, si allarga...

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