Visitare i carcerati

di Sonia Fontana
Ho potuto partecipare a una celebrazione Eucaristica nel carcere di Cerialdo, Cuneo.

Non ci sono parole per raccontarvi quello che ho vissuto. Mi è stato chiesto di scrivere qualcosa su questa esperienza ma non è per nulla scontato! Eppure avevo accettato con gioia: pensando che non solo sarebbe servito a me, per fissare nella mente, oltre che nel cuore, un avvenimento tanto prezioso, ma che avrebbe dato modo a molti di riflettere su una realtà per noi tanto distante!
Ed ora sono qui, davanti a questo foglio bianco e ho solo davanti agli occhi sguardi di uomini piegati... ”piagati”...che accolgono, come un evento, qualsiasi visita esterna, che si illuminano anche solo pensando che tu possa un domani tornare lì da loro a condividere un po' del tuo tempo…
Nell'anno della Misericordia vorrei solo dire ancora una parola: per la GMG, a ognuno dei partecipanti, è stata data una maglietta con sopra disegnata un’opera di misericordia corporale. Potete immaginare quale è “capitata” a me, esattamente 2 settimane prima di andare in carcere? Sì, proprio quell'opera di misericordia, visitare i carcerati… Io penso che il Signore di segni ce ne manda, sta a noi vederli…
Non fraintendetemi: non è che da domani tutti dobbiamo fare questa opera di misericordia: basterebbe una preghiera, un pensiero su tale realtà... Ci sono tanti modi concreti per non spegnere l'attenzione sull’ambiente del carcere.
A noi la responsabilità di cambiare qualcosa nel nostro stile di vita, dopo aver letto questo messaggio; oppure, possiamo chiudere questa lettura lasciando tutto come prima, nelle nostre vite; o ancora, mettendo questo articolo insieme a tutte le altre informazioni, che riceviamo ogni giorno...