Capitolo Regionale in Madagascar [1]

di suor Nicoletta Danna
Le suore di San Giuseppe in Madagascar hanno vissuto un periodo di grazia...

molto speciale con il Capitolo Regionale e la celebrazione del 50esimo anniversario della Missione, negli scorsi mesi di settembre ed ottobre. Eventi preparati da un anno di riflessioni e preghiere personali e comunitari. Il Capitolo è stato presieduto da madre Armanda, con la partecipazione delle Consigliere generali e regionali e delle Superiore locali. Inoltre, altri membri quali: alcune suore delle diverse attività apostoliche, svolte dalla Congregazione (scuole, dispensari, promozione femminile, pastorale e catechesi, centri sociali, centri di esercizi spirituali) e suore malgasce missionarie all'estero (Italia, Romania, Costa d'Avorio, Burkina Faso). In totale l’assemblea capitolare ha raggiunto il n. di 64 persone.
Si è trattato di giornate intense, vissute in un clima di grande sincerità e fraternità. Ogni membro si è espresso, con il proprio piccolo contributo, per porre le solide fondamenta su cui edificare i prossimi 50 anni. Tema della riflessione e del confronto è stato la vita quotidiana nei suoi diversi aspetti: di preghiera, di comunità, di rapporti con il “caro prossimo”. Lo scopo era anche quello di arrivare a delineare alcune linee di orientamento e qualche regola essenziale, rispondenti alla realtà malgascia.
Insieme, abbiamo ringraziato il Signore per tutto il bene che le suore possono donare ad una popolazione che soffre a causa dell'indifferenza verso i poveri dei suoi governanti; per la corruzione che regna sovrana; per i furti e i saccheggi che si diffondono sempre più in tutta l'isola.
Migliaia sono i bambini accolti nelle nostre scuole, centinaia i malati visitati nei dispensari dalle suore... Per rispondere all’emergenza, sono state aperte due nuove comunità lo scorso anno e altre richieste sono pervenute da vari vescovi.
Tuttavia, il Capitolo ha deciso, per i prossimi anni, di pensare a rafforzare, completare e curare i servizi esistenti prima di accogliere nuovi appelli. È emersa, infatti, la necessità di mettere maggiormente Gesù al centro della nostra vita; di fare della preghiera il respiro delle nostre giornate; di dare alla vita comunitaria tempi sufficienti di incontro e condivisione. Questi aspetti sono fondamentali, perché il servizio apostolico sia più generoso, semplice, umile e, insieme, intelligente. Continua [2]

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