La donna oggi

di suor M. Giorgia Mana, Cuneo
La donna oggi: affermazione, eleganza, parità, primi piani, passerelle, riconoscimenti,...

sorrisi a tutto campo, sembrano voler dire che la donna ha raggiunto il suo traguardo di realizzazione e di felicità. Ma è proprio questa la condizione generale della donna oggi? Il traguardo dei diritti umani e dei valori spirituali, etici e culturali che fondano un'esistenza, si possono considerare raggiunti? Passi se ne sono fatti, ma la storia in rosa si tinge ancora, troppe volte, di sangue. La maggioranza delle donne oggi è ancora sottomessa, umiliata, usata e sfruttata. La violenza sulle donne, abita le nostre case, e si scatena, a tratti, su paesi e continenti, senza pietà, colpendo il meglio del mondo femminile: infanzia, giovinezza, età matura. Milioni di donne violentate brutalmente. Commercio infame di donne destinate alla prostituzione.
Al convegno “Donna: catene spezzate”, novembre 2016, promossa dalla commissione JPIC, Suore san Giuseppe Federazione italiana, la giornalista Anna Pozzi, redattrice della rivista Mondo e Missioni, con approfondita conoscenza, ha presentato, uno sconvolgente scenario: la tratta delle donne in Nigeria, in crescita purtroppo.


Donne ingannate con la promessa di un lavoro, oppure sequestrate o costrette ad attraversare il deserto del Sahara a piedi, per raggiungere la Libia e in seguito l'Europa. Viaggio lungo e faticoso, interrotto da campi di sosta infernali, della durata di mesi o di anni, dove vengono vendute dai trafficanti subendo violenze di ogni tipo, compresa quella sessuale.
Queste donne, vittime di abusi, umiliazioni, maltrattamenti; private dei documenti personali, sono destinate al mercato della prostituzione, con l'obbligo del pagamento di una somma impossibile, come restituzione di un debito (da 30 a 70mila Euro!). Destinazione che le vedrà isolate dal mondo; persone “invisibili e sorvegliate”, piegate a un lavoro aberrante e schiavizzante.
Si tratta di un business criminale, illegale in forte espansione, gestito da mafie internazionali, con un giro di affari catalogato al terzo posto a livello mondiale. In Italia si ritiene siano da 30 a 50 mila le donne straniere prostituite, di cui il 90% nigeriane. Un fenomeno drammatico, che non trova il dovuto e fermo contrasto da parte di coloro che ne avrebbero responsabilità e dovere. 
C'è una richiesta di sesso a pagamento diventata fenomeno di costume e di massa. Perché c’è gente che ritiene “normale” questo mercato, disposta a pagare 30, 50 Euro per ogni prestazione, ben sapendo che quel danaro andrà a finanziare i trafficanti, purtroppo.
Di fronte a tanto scempio, noi, dico noi donne, sentiamo vergogna per chi vergogna non ha. Siamo solidali con persone private dei loro diritti e distrutte nella loro vita.
Il nostro grido è: vogliamo GIUSTIZIA!

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