L’amore e l’imperfezione

di Federica e Valter, Cuneo
“Amare significa anche rendersi amabili (…) Gesù diceva alle persone “Coraggio figli!”.

“Alzati!”. “Non abbiate paura”. Nella famiglia bisogna imparare questo linguaggio amabile di Gesù. La pazienza si rafforza quando riconosco che anche l’altro possiede il diritto a vivere su questa terra insieme a me, così com’è.
L’amore convive con l’imperfezione, la scusa, e sa stare in silenzio davanti ai limiti della persona amata.
La famiglia deve essere sempre il luogo in cui chiunque faccia qualcosa di buono nella vita, sa che lì lo festeggeranno insieme a lui.
Con queste e altre espressioni tratte dal IV capitolo dell’Amoris Laetitia, sabato 14 gennaio ci siamo ritrovati per condividere il nostro cammino di sposi e di famiglia.
Ci siamo lasciati interpellare da queste frasi affinché lo Spirito mettesse in luce l’aspetto sul quale sentiamo maggiormente il bisogno di crescere, come singoli, come mogli, mariti e come genitori. Abbiamo condiviso le nostre fatiche nel camminare ma ci siamo anche sostenuti a vicenda, perché nell’esperienza di ognuno si è potuto trovare spunti per migliorare e superare le difficoltà del vivere quotidiano.
Non ci è mancato l’aiuto di papa Francesco che, con la sua catechesi sulle parole permesso, grazie, scusa, ci ha suggerito come mettere in pratica ogni giorno l’inno alla carità di san Paolo.
Anche i bambini e i ragazzi, sapientemente guidati dagli animatori, hanno realizzato un oggetto che visivamente ci ricorda come, se riusciamo a dirci permesso, grazie, scusa, la nostra famiglia riesce a crescere.

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