di suor Gemma Dalmasso, Cuneo
Sì, è bello lasciarci ancora una volta sorprendere dall’attualità e dalla freschezza...
del messaggio che padre Médaille ci ha lasciato per alimentare la nostra spiritualità. Vogliamo attingere dai suoi scritti la modalità più genuina per vivere il nostro rapporto con Maria.
Nella spiritualità del Piccolo Disegno, Maria viene contemplata costantemente come la Vergine “fedelissima allo Spirito Santo e obbediente”. «Come Giuseppe - afferma Enrico Masseroni - Maria è collocata al posto giusto, sempre accanto a Gesù e in funzione di lui. Sono modelli che parlano con lo stile della discrezione e dell’amore, accanto al Figlio Gesù che vive nel cuore il disegno del Padre».
Nella Lettera Eucaristica padre Médaille definisce Maria “nostra Fondatrice”: «Il Piccolo Disegno avrà come ‘padre’ e come ‘madre’ Gesù e Maria, loro saranno il fondatore e la fondatrice anche se in modo invisibile agli occhi del corpo, ma ben visibili agli occhi dello spirito» (cfr. LE 12).
La devozione a Maria si esprime con il linguaggio dell’amore: «Amino con tutto il cuore la santissima Vergine Maria» (CP 87a). «Ricordatevi delle devozioni particolari … Verso la gloriosa Vergine Maria che dovete riconoscere e amare teneramente come vostra buona Madre» (PD 82).
E i consigli offerti sono nella linea evangelica più autentica: «In onore della gloriosa Vergine Maria, obbediente e piena di grazia, vivranno in una totale fedeltà a ogni ispirazione di quella stessa grazia che la santa Vergine vorrà loro impetrare» (R 15). «In onore della gloriosa Vergine Maria, colma e traboccante di ogni grazia, devono impegnarsi a essere fedelissime a tutte le sollecitazioni dello Spirito Santo» (CP 111).
In concreto poi, associata a Gesù e a Giuseppe, è anche modello della vita comunitaria e di carità verso il prossimo. «Sarà loro costante impegno, far vivere in se e in tutte le loro comunità la vita di Gesù, Maria e Giuseppe, in uno spirito di umiltà, dolcezza, rettitudine, semplicità, zelo e unione con Dio, fra loro e con ogni prossimo, rinnovando nel loro tempo lo spirito dei cristiani della chiesa primitiva» (R 17).
Mentre le pratiche suggerite risentono dell’impostazione dell’epoca, possiamo invece considerare innovative e stimolanti le indicazioni offerte per vivere le due feste specifiche da celebrare.