Liberi [2]

di Franco, laico Pinerolo
LiberiPer raggiungere la pace e la serenità interiore, padre Médaille suggerisce di vivere “liberi da ogni realtà creata” [cfr. Massime Primitive VII,2].

Certamente non avrà pensato un vivere “fuori dal mondo”, rifiutando i frutti dell’intelligenza umana che sanno creare realtà utili al vivere quotidiano, ma più specificamente a quelle realtà che invece appesantiscono l’animo, il pensiero, la vita. E sono quelle realtà che ci creiamo o ci crea la società, o il sentire comune, dove se non possiedi questa cosa o quell’altra, oppure se non dimostri di arrivare a certi livelli non sei nessuno.
È la realtà a cui spesso si ambisce, malata di eccesso, non semplice, non umile, appesantita da orpelli, da cose non estremamente necessarie: è questa che fa male.
Se la propria realtà si appoggia sulle cose semplici e sa apprezzare la natura, le persone, le sa amare per quelle che sono, le sa “usare” in modo corretto senza diventarne schiavo, allora può aiutare a vivere una vita più leggera, in cui Dio diventa colui a cui ci si può affidare pienamente.  [1]  [2]