Qualche “suggestione”

di Francesco P., laico Pinerolo
Giuseppe? È il custode di Gesù!
Questa potrebbe essere la risposta della maggioranza degli intervistati. Anche per noi san Giuseppe...

è stato per tanto tempo una figura, per così dire, “minore”, spiegabile con poche parole. Approfondendo, diversamente, emerge una figura di uomo grande, che richiederebbe, invece, molte riflessioni.
Spesso si chiusa dicendo: ha saputo riconoscere la volontà di Dio! È vero, ma dopo questa affermazione, un po’ superficialmente, si passa oltre, ad altro. Riconoscere, accettare, la volontà di Dio? Ma è una cosa di una difficoltà enorme!!
Giuseppe era un uomo vero nel senso più vero dell’aggettivo. Era un vero ebreo, aveva le sue idee politiche (i romani avevano occupato la sua terra, i capi gestivano l’esteriorità della legge, ecc.), aveva le sue convinzioni religiose e Dio, senz’altro, faceva da sempre parte dei suoi pensieri quotidiani e a Lui si rivolgeva con la mente e con il cuore.
Era uomo desideroso di incontrare una giovane “come lui” e fare famiglia… Avere un figlio, o dei figli, lavorare, guadagnare il giusto per consentire una vita dignitosa. Invecchiare e “vedere” i suoi nipoti progredire nella vita. Il sogno di ogni uomo semplice e fondato sulle “cose buone” della vita. Tutto ciò sembrava realizzarsi quando ecco… qualcosa o qualcuno scombina per sempre la tua vita ed i progetti che con tanta fatica ti eri costruito.
Ti volevi sposare ma la tua fidanzata inspiegabilmente ti ha lasciato. Ti sei sposato, desideravi dei figli e invece no, non sono arrivati. Eri un grande lavoratore, ma ora sei quasi un “licenziato”. Per lavorare hai dovuto abbandonare la tua terra e hai dovuto espatriare. Hai incontrato quella persona, a cui mai hai pensato, e da allora la tua vita è rifiorita, è successa quella “cosa” che te l‘ha cambiata.
In breve “è successo un imprevisto”, ciò a cui non avevi mai pensato, nel bene come nel male, la tua vita ne è rimasta sconvolta. Anche Giuseppe riceve una notizia inaspettata e vede il suo progetto di vita crollare. Si può solo immaginare quanti pensieri avranno interpellato continuamente la sua mente, occupandola incessantemente giorno e notte; notti insonni per capire cosa era giusto fare.
E finalmente “si addormenta” e si può immaginare che uno si addormenta quando finalmente ha “preso una decisione” e tutto il suo fisico si rilassa. E sogna ciò che aveva deciso, ciò che il suo Dio gli aveva suggerito durante le sue insistenti preghiere: «Dimmi cosa devo fare». La sua scelta non era improvvisata ma frutto di ciò che aveva sentito nel suo cuore e maturato nella sua esistenza.
Allora, come riconoscere e accettare la volontà di Dio? È una qualità che probabilmente non si improvvisa, è frutto, come per Giuseppe, di tutto un investimento della vita. Se il tuo cuore e la tua mente sono rivolti verso il Signore sarà più facile discernere gli avvenimenti e intravvedere in essi il progetto che Lui ha su di te.
Facile? Sicuramente no.
Forse pensieri continui non ti lasciano tranquillo di giorno e “dormire” nella “notte”. Ma a un certo punto quando stanco ti abbandoni al Signore, ti “addormenti” in Lui e potrai “sognare” ciò che ti ha già detto.
Dalla partecipazione alla Giornata del PD 2018.