Seguimi

di una partecipante agli Esercizi
Presso il lago Gesù mi aveva pregata di mettergli a disposizione una barca (Mc 3,9). Poi mi ha detto «Seguimi!» (M 1,16-18).

Quando siamo giunti sul monte mi ha chiamata a sé, per nome, tutta me stessa. Mi ha anche dato le motivazioni… Mi ha chiamata con altre.
Siccome il mio cuore è abbastanza ingombro, con uno sguardo d’intesa, mi ha assicurato che si sarebbe preso Lui stesso la cura per liberarlo e renderlo disponibile. Cosa che fa piano piano, o con scossoni di “esodo” o con “tentazioni”, a secondo della mia collaborazione…
Suo desiderio è prendere sempre di più dimora stabile in me e io di rimanere in Lui per portare molto frutto. Mi vedo tanto somigliante ai primi discepoli che rimasero con Gesù (Mc 10,32-45)… Ho paura… Ma la sua chiamata mi attira! Gli do fiducia, mi affido giorno e notte. Per riuscire cerco di lasciarmi invadere dallo Spirito Santo presentandogli una litania di “grazie” a cui provvedere, affinché si avveri il miracolo d’amore.
Ringrazio perché nel mio cuore risuona sempre il suo invito: «Rimanete nel mio amore!» (Sal 26).

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