Le immagini nei testi del P.D.

di madre Patrizia Graziosi
Le immagini nei testi del Piccolo Disegno“Ci sono libri che conserviamo gelosamente, perché nelle loro pagine ci sono frasi o brani sui quali ci piace ritornare, imitando il gesto degli spigolatori...

che ripassavano nei campi per raccogliere le spighe rimaste dopo la mietitura” (Anonimo). I testi raccolti in questo nuovo testo rispondono proprio a questo bisogno interiore, trasformando il gesto dello spigolatore in una paziente ricerca di parole-immagini contenute nelle pagine di Padre Médaille. Sono dunque le immagini, disseminate qua e là negli scritti di Padre Médaille come spighe lasciate lì perché noi le raccogliessimo, a guidarci nel mistero di Dio e dell’uomo. Parole come “madre”, “mani”, “fuoco e soffio”, “argilla”, “albero”, “fiume e torrente”, “tralci”, “polvere e cenere” ... sono avvertite da chi legge come elementi secondari messi quasi a sfondo del discorso. Ma “le immagini non raccontano una fotografia, bensì sono custodia di una presenza” (A. Casati).
Il testo è suddiviso in tre parti. La prima pone l’interrogativo: Chi sei, Signore? e invita lo sguardo del lettore a fermarsi su dieci immagini che ritroviamo negli scritti di Padre Médaille. La seconda parte affronta la domanda: Chi sono io? e altre dieci immagini sono offerte ai nostri occhi, attenti a decifrare la nostra biografia. Ed è interessante notare la stretta relazione tra Dio e ciascuno di noi: se Dio è come una madre, noi siamo figli; se noi siamo come un albero, Dio è come il giardiniere che lo ha piantato e lo cura. Il mistero di Dio si intreccia sempre con la nostra realtà di creature.
La terza parte è una consegna che Padre Médaille ci affida, indicata ancora una volta da una immagine, dove “il cuor solo e l’anima sola” dei primi cristiani diventa anche per noi la strada per vivere l’unità.
L’avvio alla riflessione è sempre datoda un brano della Parola di Dio che è come il terreno, l’humus da cui l’immagine prende vita e il fondale che le dà rilievo e spessore. Segue il richiamo al testo di Padre Médaille in cui viene citata l’immagine. La riflessione evolve “spigolando” nei suoi scritti per rintracciare alcune suggestioni utili per il nostro cammino, sempre faticoso, di credenti; si allarga abbracciando brevi citazioni di autori che, come noi, cercano di rinnovare la loro vita alla luce del Vangelo. In chiusura, una preghiera – tratta da un autore spirituale – ci può aiutare a rivolgere sguardo e cuore al Dio che ci ama sempre e comunque.
“La vita è come le onde del mare, un movimento continuo: dopo essersi affermata in una figura si raccoglie per lanciarsi oltre e ancora sempre oltre” (G. Vannucci). Il testo vuole essere per chi legge uno sprone a camminare nella vita dello Spirito, a percorrere una via nuova capace di risollevarci dal vuoto di senso che oggi rischia di impadronirsi di noi. Non basta, infatti, fissare la sagoma delle parole: occorre oltrepassare la soglia del loro significato, lasciarsi interpellare da esse, per giungere a darsi una nuova possibilità di immaginare se stessi dentro il mondo, rispondendo in prima persona alle due domande dell’Autore: chi sono io? e chi sei tu, Signore?

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