Le Beatitudini: una rivoluzione

di suor M. Antonietta Basile, Pinerolo
LE BEATITUDINI“La rivoluzione del Vangelo nelle Beatitudini” è stata la tematica che ha coinvolto una trentina di Suore dal 5 al 7 aprile.

L’iniziativa, promossa dalla Federazione Italiana delle Suore di San Giuseppe, si è svolta nella sede ‘La Conchiglia’ a Spotorno, Savona. La relatrice, suor Maria Cristina Gavazzi, ci ha invitate e aiutate a metterci in gioco, in questa bella proposta di formazione.
Tre le Beatitudini scelte, e accostate ai Testi Primitivi di Jean-Pierre Médaille.

1. “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia” (Mt 5,7).
La Misericordia è come un parto che ci aiuta a sradicare dentro di noi l’egocentrismo per essere in grado di perdonare. L’amore è molto concreto, non si ama in astratto. Nella misericordia è sempre incluso il perdono. Saremo veramente felici, soltanto se entreremo nella logica divina dell’amore gratuito, se scopriremo che Dio ci ha amati infinitamente, per renderci capaci di amare come Lui, senza misura. Al riguardo suor Maria Cristina ha suggerito tre passi concreti: a. capire che non vuol dire giustificare; b. non odiare la persona che ci ferisce; c. ringraziare, ma non mettere una pietra sopra le ferite, bensì dialogare e pregare.

2. “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio” (Mt 5,8).
Per la cultura ebraica il cuore è il centro dei pensieri e delle intenzioni della persona umana. La Bibbia ci insegna che Dio non guarda le apparenze, ma vede il cuore (1Sa 16,7b). Il cuore riassume l’essere umano nella sua totalità e unità di corpo e di anima, nella sua capacità di amare e di essere amato. Il “cuore puro”, è il cuore pulito, limpido, libero da sostanze contaminanti. È come un occhio trasparente che vede Dio e lo contempla in tutte le cose.

1. “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio” (Mt 5,9).
La pace è dono messianico e insieme opera umana. La relatrice ha considerato i vari campi in cui promuovere una pedagogia della pace, ma il descriverli qui sarebbe riduttivo. È fondamentale, per ogni persona, avere una ricca vita interiore e chiari e validi riferimenti morali per costruire la pace. Le opere di pace concorrono a realizzare il bene comune. Pensieri, parole e gesti di pace creano un’atmosfera di rispetto, di onestà e di cordialità.

Il tema, filtrato dalle Massime del Fondatore, ha favorito un’aderenza significativa e concreta al carisma di comunione. Così, come la visione del film sulla figura di Giuseppe Moscati, è stato un esempio attualizzato del messaggio delle Beatitudini.