Testimonianza

di una sorella dell’Istituto
Per me padre Mèdaille è...L’ascolto attento delle quattro testimonianze presentate in occasione della Giornata celebrativa del 350° anniversario dal dies natalis...

di padre Médaille del 28 dicembre a Torino, mi ha lasciato la voglia di cimentarmi nelle risposte… Così ho rivolto a me stessa le quattro domande previste.
Nella mia vita la presenza di padre Médaille è costante, fin dal mattino con la lettura della Massima che mi offre un’indicazione precisa su come fare, cosa dire, come agire nelle situazioni più varie; spesse volte, di fronte ad un imprevisto, a una circostanza inattesa, mi riecheggia la sua parola che, insieme alla Parola, indica una strada sperimentata, sicura, già percorsa da tante e tanti prima di me.
E che dire per presentare padre Médaille? Un religioso “in gamba”, attento alle persone che avvicinava, sensibile alle loro necessità anche quelle più banali, un missionario con mantello e stivali pronto ad andare ovunque ci fosse necessità, ma anche pronto a prostrarsi davanti all’Eucaristia, mistero di unione perfettamente unificante!
Mantello e stivali raccontano anche i luoghi dove ha vissuto: montagne scoscese e innevate per lunghi mesi, disagiate marce in solitudine per raggiungere il caro prossimo e portare conforto: “Nulla di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero come spazzatura, al fine di guadagnare Cristo” (Fil 3,8), e di guadagnare a Cristo molte persone!
Che personalità ricca e arricchente quella di padre Médaille! Quali doti di accompagnamento spirituale, quali doti di conoscenza dell’animo umano, quale profondità di preghiera e di dialogo con il Signore …!
Per concludere, non mi resta che ripetere anch’io: «Padre Jean-Pierre Médaille, prega per noi!».