Senza… Per…

di suor Giovanna Moschella, Cuneo
Un vuoto abitato da una pienezzaSenza abbracci, baci, strette di mano
per riscoprire i segni di affetto, amicizia, amore.
Senza incontri, raduni, convegni...


per valorizzare la comunicazione verbale, gestuale, espressiva.
Senza celebrazioni comuni
per gustare la preghiera rivolta al Padre, insieme.
Senza. Un vuoto, abitato da una pienezza che si accoglie nella fede.
Senza. Non per la morte, ma per uno slancio di vita: la risurrezione.

Nel microcosmo che è il Collegio Immacolata, a Cuneo, limitato ad una ventina di persone, si vivono i disagi, le paure, le incertezze, le speranze di questo tempo,così particolare e inedito, che coinvolge tutti.
Non si esce se non per motivi di salute, di lavoro (solo per qualcuna, la maggior parte sono studentesse e insegnanti). Niente incontri, ci si saluta nei corridoi e poi… ognuna in camera sua. Le ragazze distanti chilometri e chilometri da casa, impedite di andare all’università e di svolgere direttamente il ruolo di insegnante, cercano diversamente i contatti con l’esterno. Una delle vie più comuni è quella del web sia per l’apprendimento, che per i contatti familiari e le relazioni varie. Un clima che sa di surreale, che sembra non si possa sopportare per molto, eppure al momento non ci è dato calcolare la durata del tempo da dover vivere così.
Insieme cerchiamo di trovare momenti personali per la preghiera e affidare al Signore questo particolare cammino quaresimale. Ci animiamo reciprocamente nella fiducia responsabile, nella speranza quasi certa che tutti insieme ce la faremo.
Uno degli slogan più diffuso in questi giorni che ci contagia positivamente è: “Andrà tutto bene”. E noi speriamo nel più breve tempo possibile.