Connesse per chiedere misericordia

di suor Rosalba Scaturro, Chambéry
Le suore connesse in preghiera
Mercoledì Santo 2020. Un mercoledì come nessun altro prima. Quando tutto era possibile, si pregava spiritualmente, “in unione di preghiera”.

Oggi, in tempo di pandemia, non basta più, e anche noi, suore di san Giuseppe abbiamo sentito il bisogno di pregare nello stesso istante. Perciò, in Italia erano le 15.00, in altri paesi le 9.00, le 10.30 e le 20.00, eppure dall’Europa, dall’America del Nord, dall’America del Sud, dall’Africa e dall’Asia, tutte ci siamo ritrovate davanti allo schermo del pc o dello smartphone.
È stato davvero un momento intenso quello pensato e organizzato dal Consiglio Generale che ha “connesso” tutte le sorelle, gli associati e gli amici davanti a Gesù Eucarestia. Implorare insieme la misericordia del Signore per l’umanità gravemente provata dalla pandemia del coronavirus ne era la ragione.

«Siamo insieme, di ogni età, lingua e nazione e preghiamo per i malati e le loro famiglie; per gli operatori sanitari e quanti li aiutano; per le autorità, le forze dell’ordine e i volontari; per i ministri della nostra comunità ecclesiale. Ci affidiamo con piena fiducia alle mani di Dio, con un cuore solo e un’anima», le parole di suor Sally - superiora generale - che ha introdotto l’adorazione e che ha poi concluso con una benedizione ispirata alle parole di papa Francesco sulla pandemia. «Care sorelle, associate e amici, con voi dalla città eterna, Roma, città che racconta la fede rocciosa di Pietro, vorrei affidarvi tutte al nostro Dio misericordioso, per l’intercessione della Madonna. Scenda su di voi, come un abbraccio consolante, la benedizione di Dio. Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori. E fa che insieme a Pietro, “gettiamo in Te che hai cura di noi ogni preoccupazione” (1Pt 5,7).

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