1° maggio: unite dal Piccolo Disegno

di Mariagrazia
Unite dal Piccolo DisegnoCara madre Virginie e care Suore tutte, ricevo con commozione lo scritto della Madre in occasione del mio rinnovo delle promesse, il 1° maggio.

Negli anni scorsi abbiamo avuto il dono di pregare e festeggiare insieme ad Aosta. L'anno scorso, in particolare, ci siamo ritrovate insieme dopo la cerimonia anche per un momento di confronto. Qui ho potuto condividere con voi il senso che ha, per me, il voto di castità e la promessa, pur nella lontananza geografica, di appartenenza alla Congregazione di Aosta. Senso che ho ricevuto e ricevo ancora oggi da quanto il padre Médaille, con intuizione profetica, scrive nella Lettera Eucaristica.
«Mia cara figlia, mi pare già di intravvedere la nostra associazione, che in realtà non è nulla, stabilita in molti luoghi e talmente nascosta nel suo esistere da essere nota soltanto alle persone che la comporranno e ai loro superiori. Voglia Dio che sia diffusa in tutta la Chiesa! Con l'aiuto di Dio essa sarà invisibile come Gesù che nella adorabilissima Eucaristia è un Dio nascosto e totalmente invisibile; ma sarà anche molto piccola i suoi occhi e in sé stessa, come Gesù che si è reso piccolissimo e come costretto nei frammenti delle specie del pane e del vino» (LE 8-9).
Queste parole, sono per me ancora più vere oggi.
Nella pandemia covid-19, noi tutte siamo "costrette" nelle nostre case, nelle nostre stanze, prive di attività apostolica, prive della santa Messa e, io, priva addirittura dell'Eucaristia. Ma prive anche delle relazioni fraterne, vissute nella condivisione di momenti come il 1° maggio, vale a dire senza quella dimensione apostolica e di servizio tra di noi e con il caro prossimo.
Questo mi fa pensare a Gesù, crocifisso e risorto, presente nell'Eucaristia e “costretto” a rimanere nel segno del pane e del vino. Mai come quest'anno abbiamo vissuto una Quaresima autentica: di sacrificio, digiuni, mortificazione, ristrettezze... Mai i salmi della liturgia delle Ore sono risuonati parole lontane o faticose da dire, perché apparentemente distanti dalla nostra vita quotidiana. Hanno invece rappresentato le uniche parole che, nella paura e nello smarrimento, riuscivamo a esprimere nella preghiera personale... Mai così, il sabato Santo ha rappresentato lo smarrimento, la dispersione, la desolazione, il senso di vuoto...
Accanto ai timori e alla costrizione, questo tempo ci offre un'occasione per riflettere, convertirci, gustare la Parola di Dio, la semplicità e la bellezza della Messa e delle Omelie di papa Francesco. Ripensare agli affetti e ai legami, troppo spesso, sacrificati dalla routine quotidiana frenetica e dispersiva. Questo tempo ci offre un'occasione di risurrezione!
Le parole della Lettera Eucaristica, in questo 1° maggio, circondato dal silenzio, sono parole di consolazione e di speranza certa. La nostra associazione è, per natura e costituzione, “stabilita in molti luoghi e nascosta nel suo essere, nota soltanto a noi, diffusa in tutta la Chiesa, invisibile e piccola...”, ma unita nel Signore. Oggi è, senza raduni, invisibile nella sua dimensione comunitaria... ma diffusa e presente. Sento la vostra vicinanza, l’affetto e l’abbraccio, anche se non lo vivo nella sensibilità di una giornata di festa con voi.
Nulla potrà sottrarci questo. Oggi, forse più che mai, questo aspetto della spiritualità del Piccolo Disegno risplende, ci tiene unite e ci conforta.
Vi chiedo di non lasciare mancare le preghiere per me e, anch'io, io continuo a pregare per voi. Grazie della vostra condivisione fraterna di questo momento importante nella mia vita.
Un caro saluto e abbraccio a tutte.
Mariagrazia