Le “storie buone”

di Beppe Manazza, gr. "Gesù Operaio" - laici Pinerolo (Torino)
54a Giornata delle Comunicazioni SocialiLe buone storie travalicano i tempi. A distanza di secoli restano attuali. In un’epoca in cui la falsificazione (deepfake) raggiunge...

livelli esponenziali, abbiamo bisogno:
- sapienza, come il pane, per accogliere racconti belli, veri, buoni;
- coraggio per respingere quelli falsi e malvagi;
- pazienza e discernimento per riscoprire le storie fedeli alla nostra dignità.

Storie, quindi, che ci aiutino a:

  • non perdere il filo che ci porta a Cristo tra le tante contraddizioni di moda;
  • raccontare l’eroicità del quotidiano;
  • riportare alla luce le verità su chi siamo, da dove veniamo, dove dovremmo andare. 

La buona storia è la Sacra Scrittura, il Vangelo, la Ecclesia, sotto la guida dello Spirito Santo.
Se ci domandassimo “Come fare?” potremmo rispondere serenamente: seguire le raccomandazionidi un certo Simon Pietro, scritte nella sua prima Epistola: “Siate sempre pronti a spiegare con la ragione le motivazioni della carità (fede, speranza) che è in voi" (1Pt 3,15).
Siamo pronti e preparati a tanta missione? forse no!  Allora prepariamoci.
La "Lettera" aperta di papa Francesco, per la 54a Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali, ci dice proprio così: svegliamoci!

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