31 luglio: festa di Sant’Ignazio di Loyola

di madre Petra Urietti
Festa di sant'Ignazio di LoyolaCarissime e carissimi, buona festa di sant’Ignazio, il “Padre” di padre Médaille, nostro Fondatore e quindi “radice delle nostre radici”.

Anche quest’anno abbiamo la possibilità di attingere a quel vulcano che è questo grande Santo e ravvivare così la nostra fiamma missionaria!
Nell’antifona alla Comunione della Messa di oggi leggiamo la frase di Gesù riportata da Luca al capitolo dodicesimo, versetto 49: «Sono venuto a portare il fuoco sulla terra e come vorrei che fosse già acceso».
È una frase che veramente si addice al Fondatore della Compagnia di Gesù e dovrebbe essere anche “la nostra frase”, la frase che esprime un desiderio profondo a cui si accompagnano scelte e gesti concreti di un certo tipo!
In questo tempo potremmo dire che tutti, in un modo o in un altro, abbiamo ricevuto se non proprio delle cannonate alle gambe (come fu per Ignazio nella battaglia di Pamplona nel 1521) almeno delle ferite che ci hanno azzoppato: dobbiamo ora seguire il suo esempio ed essere sicuri del suo aiuto!
Dobbiamo, in questo momento di sofferenza generale (personale e mondiale), accettare di sottometterci a “interventi” (anche dolorosi ...) pur di riprendere il cammino. Anzi: dobbiamo essere sicuri che l’esperienza che ci ha feriti e bloccati può portare a decisioni di cammini nuovi più spediti e coraggiosi!
Dopo due operazioni alla gamba (senza anestesia!), Ignazio, la cui lettura della vita di alcuni Santi aveva smosso il cuore, si mise in piedi e partì per raggiungere la meta più lontana: il vero se stesso! Trovò la Sua vera chiamata e giunse a decidere il vero dono totale della sua vita per il Vangelo.
Il suo entusiasmo coinvolse altri e la fiamma del ad maiorem dei gloriam si estese su tutte le strade del mondo!
Forse potremmo parlare, pensando non solo al Santo Condottiero spagnolo (che era convinto che, partendo dalla «riforma della propria vita», tenendo davanti agli occhi il modello di Cristo povero e umiliato a causa della parola di Dio, non si poteva non arrivare necessariamente anche a una riforma delle strutture), ma a tutti i suoi confratelli e figli (e quindi anche a padre Médaille e a tutta la famiglia del Piccolo Disegno che da lui è nata!), di una colata lavica non di fuoco distruttore, ma di freschezza per tutta la Chiesa!
La Festa di oggi ci insegna che non dobbiamo temere le battaglie e passare il tempo a piangere sui colpi che possiamo ricevere, ma vedere come affrontare le situazioni in un’ottica di “spinta” verso il più! C’è per ognuno di noi, grazie a Dio, una storta che può raddrizzarci il cammino! (Ignazio di Loyola nel 1537 si trasferì in Italia prima a Bologna e poi a Venezia, dove fu ordinato sacerdote; insieme a due compagni si avvicinò a Roma e a 14 km a nord della città, in località La storta ebbe una visione che lo confermò nell’idea di fondare una “Compagnia” che portasse il nome di Gesù).
Portiamo a tutti, in ogni tempo, questa testimonianza di nuove primavere: con generosità mettiamo a disposizione del Signore le nostre mani (tutto il nostro essere!) convinti più che mai che lo Spirito è sempre all’opera!
Auguri a tutti!
Suor M. Petra

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