Del 17 ottobre ho nel cuore…

di suor Nella Ballesio, Istituto
Mi porto nel cuore... di suor NellaCosa mi sono portata a casa della giornata di Federazione, organizzata dalla Commissione della Formazione, vissuta il 17 ottobre a Torino?

Certamente la gioia di esserci viste, nonostante le paure che accompagnano questo tempo di covid. E anche la fatica di incontrarci nel rispetto di “mascherina e distanziamento”, noi abituate a baci e abbracci!
Tra le tante e belle esperienze ascoltate ci sono state due parole che si sono impresse nella memoria, di cui ringrazio mons. Derio Olivero. La prima: «I fatti devono diventare eventi». I fatti devono poter porre punti interrogativi sulla nostra vita, sulle scelte, sulle abitudini e tradizioni con le quali viviamo la quotidianità. Mi sono chiesta: ho il coraggio di interrogare ciò che succede, senza paura della risposta che mi obbliga a un cambiamento? «Un fatto può diventare parlante». E io so ascoltare? La stessa cosa capita ad ogni “incontro”. Abbiamo tanto da imparare da ogni incontro, affinché questo divenga un evento per ognuno, un kairòs, una buona opportunità per imparare! Saper imparare dai fatti e dagli incontri è davvero un grande dono da chiedere allo Spirito, per il quale allenarsi con cuore aperto e disponibilità.
La seconda parola è la gratuità, così come l’ha sperimentata mons. Derio nel momento della sua malattia. «Siamo andati avanti perché qualcuno è stato al lavoro… perché qualcuno si è sporto un po’ più in là del dovuto». Questa definizione di “gratuità” mi è piaciuta tanto. «Sporgersi più in là del dovuto»… Non è solo dare qualcosa, o rinunciare a qualche compenso… È appunto dare il meglio di sé! E non per dovere ma per il piacere di “dare”. Gratuità nell’emergenza, come nella quotidianità nascosta, nei gesti per i quali forse nessuno ti dirà grazie o si accorgerà che li hai fatti, se non Dio solo, che vede nel segreto del proprio cuore!

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