Tutto un mondo

di suor Graziella Zocchi, Cuneo

È tutto un mondo che ruota al Centro ”Associazione Speranza”, in via Buscaglioni a Torino.

Una trentina di volontari offrono la loro collaborazione a suor Fatima, delle suore di san Giuseppe di Pinerolo, e ad altre due Sorelle che animano il Centro.
La sede è in una palazzina di tre piani, in cui abitavano un tempo i necrofori (infatti è vicina al Cimitero generale); il Comune ha assegnato tre dei sei alloggi all’Associazione.
Qui, in un anno, vengono circa cinquecento persone e tutte vengono accolte e ascoltate con attenzione e rispetto. Dopo il colloquio, si chiede a ognuno di iscriversi a una delle tante attività che il Centro organizza: alfabetizzazione, lingua italiana, maglieria, cucito, dal lunedì al venerdì mattina, dalle 9.30 alle 11.30. Solo con la frequenza del corso si ha diritto alla “borsa” (circa 120 l’anno; viveri, vestiario e quant’altro può servire).
Il pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30 c’è il doposcuola per bambini e ragazzi.
Accanto all’edificio c’è pure un terreno, che è stato diviso in 24 piccoli appezzamenti, affidati a 12 persone, che ne coltivano uno per sé e uno per la comunità.
Come si vede non solo assistenza ma promozione. (Photogallery)
È una realtà estremamente composita, dove soprattutto si incontrano persone provenienti da tutta Torino, ognuna con un mondo di sofferenza e di disagi e trovano un ambiente di incontro, di scambio, di aiuto reciproco: le donne chiacchierano tra loro, prendendo un tè; i bambini si divertono con i giochi, messi a loro disposizione; gli uomini zappano, seminano, coltivano e intanto, i volontari cercano, insieme a loro, le vie per risolvere i tanti problemi ricorrendo anche ad altre associazioni, enti, organismi in una serena collaborazione. Anche se, purtroppo, le soluzioni sono sempre scarse, soprattutto in questo tempo di dura crisi.
Ci siamo soffermate nell’aula di italiano dove abbiamo avuto una significativa testimonianza: un giovane avvocato ha lasciato l’avvocatura per poter meglio affiancare la giustizia alla legalità. «Non ci può essere pace e legalità senza giustizia; e la giustizia comincia dalle piccole cose quotidiane, di qui, dal basso».
Interessante e particolarmente stimolante questa e ogni altra testimonianza dei volontari, a partire dall’intelligente e affettuosa dedizione, la perseverante pazienza di suor Fatima, alla generosità di tutti gli operatori, che danno tanto delle loro energie e del loro tempo per alleviare situazioni veramente pesanti.
(Photogallery)