Essere come il sicomoro

di suor Christina Razanatahina, Aosta
La mia missione: amore e compassioneNel vangelo secondo Luca al capitolo 19, mi colpisce particolarmente il fatto che “per Zaccheo i rami del Sicomoro sono stati solo un luogo...

di passaggio per incontrare Gesù”. Anche noi siamo amati da Dio per diventare amore e aiuto concreto ai fratelli e alle sorelle che vivono con noi.
Desidero comunicarvi ciò che il Signore mi ha donato vivendo accanto a suor Valentina.

Durante l’ultimo periodo della sua vita, quando la vedevo soffrire, avevo una grande compassione per lei e mi chiedevo: “Cosa posso fare per aiutarla?”.
Certo non potevo fare grandi cose, ma mi avvicinavo a lei e, dopo aver pregato, con tutto il cuore cecavo di offrirle amore, delicatezze e pazienza. Le accarezzavo la guancia e lei percependo di avere qualcuno vicino, mi faceva dei piccoli gesti, i suoi muscoli si distendevano, diventava più calma e… cercava anche di sorridere. Che gioia provavo!           
L’amore, la preghiera, la compassione, la delicatezza e la pazienza sono i miei strumenti di “missione”, quelli che mi aiutano a essere vicina, a confortare le mie consorelle che sono nella sofferenza… Ad essere come il Sicomoro: un mezzo per aiutare a scorgere il Signore.
(Dall'Infermeria del Convento San Giuseppe di Aosta)

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