Gesti di bontà e tenerezza

di suor Fernanda Lavarda, Aosta
C'è bisogno di bontà e tenerezza
«Non abbiate paura della bontà e neanche della tenerezza», ha affermato papa Francesco all’inizio del suo pontificato e continua a ripeterlo.

Abbiamo fame di tenerezza in un mondo dove tutto abbonda, perché siamo poveri di questo sentimento che è come una carezza… Abbiamo bisogno di piccoli gesti che ci facciano stare bene. La tenerezza è un amore disinteressato e generoso, non chiede nient’altro che di essere compreso e apprezzato. L’affetto è forza, segno di maturità, di vigore interiore e sboccia solo in un cuore libero, capace di offrire e ricevere amore.
È importante imparare ad accogliere la nostra debolezza con profonda tenerezza. Il maligno ci fa guardare con grandezza negativa la nostra fragilità, lo Spirito invece la porta alla luce con tenerezza. È la tenerezza l’atteggiamento migliore per rinvigorire ciò che è fragile in noi.
San Giuseppe ci insegna che avere fiducia in Dio significa pure credere che egli può operare anche attraverso le nostre paure, le nostre fragilità e la nostra debolezza. E ci ha testimoniato che, in mezzo alle tempeste della vita, non dobbiamo temere di lasciare a Dio il timone della nostra barca.

Condivisione

FacebookTwitterWhatsappPinterest