di suor Patrizia Graziosi, Istituto
“Analogamente a ciò che Dio ha fatto con Maria, quando le ha manifestato il suo piano di salvezza, così anche a Giuseppe ha rivelato i suoi disegni;...
e lo ha fatto tramite i sogni”. Così Papa Francesco inizia il paragrafo su Giuseppe, Padre nell’obbedienza, nel quale possiamo cogliere tre parole chiave: sogno, viaggio, fiat.
Sogno
Il sogno è un’esperienza sacra ed è il primo modo con cui Dio si è rivelato ai profeti. Giuseppe è un sognatore. Nel Vangelo la sua vicenda è narrata in quattro notti che sono quattro tappe della sua vita. Il Signore lo visita sempre nell’oscurità e gli parla attraverso il sogno.
Sognare è la capacità di vedere le cose in modo diverso da quello che la mente elabora con la logica; è cogliere l’imprevisto che si nasconde dietro ciò che appare evidente ai nostri occhi. Così sogna Giuseppe pensando al dramma che lo ha colpito: guarda la sua storia lasciando aperto uno spiraglio a ciò che va oltre il buon senso, ascolta una voce non sua e accetta che Dio sia imprevedibile.