Padre lavoratore [7/9]

di suor Patrizia Graziosi
Giuseppe, padre dal coraggio creativo

“San Giuseppe era un carpentiere che ha lavorato onestamente per garantire il sostentamento della sua famiglia”.

Inizia così il paragrafo che disegna il sesto lineamento del volto di Giuseppe, quello di Padre lavoratore. E lavorare è, per il Papa, “servire”, tanto che egli dirà: “chi non vive per servire, non serve per vivere”.

Giuseppe, il falegname
Nel Vangelo di Matteo (13,55), Gesù viene chiamato “il figlio del falegname”, mentre in quello di Marco (6,3) è definito lui stesso come “il falegname” (versione CEI 2008). Quello del falegname è uno dei quattro “mestieri” che sono considerati più antichi, insieme a quello del contadino, del muratore e del carpentiere.
San Giuseppe era, dunque, un falegname e conosceva bene l’arte del “riparare” le cose che si guastavano: gli sgabelli con una gamba rotta si aggiustavano, non si buttavano nella spazzatura per sostituirli con altri nuovi.
Oggi queste cose non avvengono più e ciò che succede per le cose, succede anche per le persone. Le vite frantumate non si riparano, semplicemente si gettano via.
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