Un diapason e una tastiera

di suor Maria Natalia Bardi, Chambéry
Consiglio provincia italiana delle suore di san Giuseppe di ChambéryUn diapason e una tastiera: sono le immagini che appaiono sullo schermo all’inizio dell’ottava e ultima sessione del Capitolo 2021...

della Provincia Italiana delle suore di san Giuseppe di Chambéry. Il Capitolo, cominciato con la sessione di gennaio 2021, si è snodato in un percorso lungo sei mesi. Ha previsto, da subito, la partecipazione delle Suore della congregazione di Pinerolo che, dal 2019, ha intrapreso il cammino di “fusione” con quella di Chambéry.
È stato bello condividere, anche se solo su Zoom, gioie e speranze, timori e attese in vista dell’approvazione da parte della congregazione IVC/SVA della fusione. I lavori procedono secondo un preciso calendario nei mesi di febbraio e marzo, tenendo presente l’orizzonte largo dell’integrazione delle due realtà. E il 9 aprile, all’apertura della quarta sessione, suor Sally, con la gioia grande di Maria di Magdala che corre per dare la notizia del Risorto, annuncia all’assemblea capitolare che il decreto di fusione è stato emesso. Non più due, quindi, ma un’unica realtà da costruire insieme.
Accompagnate da suor Piluca o da suor Mariaelena, si mettono in comune punti di forza e di debolezza. Si scoprono realtà, desideri, debolezze affini. Si studiano le strade per vivere il Carisma di Comunione e lo slancio creativo del Padre Médaille. Si punta sull’apertura sempre più coerente alla missione e il coinvolgimento dei laici. Si cerca la prospettiva di utilizzare al meglio le nuove tecnologie di comunicazione e l’adesione alla nostra storia comune.
Si arriva così all’ultima sessione, quella del discernimento per le elezioni del nuovo Consiglio Provinciale: un diapason e una tastiera.
Preghiera personale, invito a riempire le giare per lasciare che Lui trasformi l’acqua in vino: il migliore. Confronto in sala, questa volta in presenza per chi deve votare, ancora una volta a distanza per chi partecipa e non vota.
E poi ancora preghiera personale, comunitaria, riflessione, confronto, votazioni per un consiglio che dovrà traghettare all’integrazione; anche due suore del nord ne fanno parte. Un consiglio a cinque dunque: suor Clementina Copia, provinciale; suor Rosalba Scaturro e suor Maria Cristina Gavazzi, consigliere. A queste si aggiungono suor Gemma Valero e suor Maria Paola Vandone, membri consultivi che faranno parte del consiglio.
Un diapason, per accordare corde diverse di uno strumento e produrre una musica capace di armonizzare melodie antiche con ritmi nuovi, nel confronto sincero e nella fedeltà creatrice.

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