Il “grido” profondo

una partecipante agli Esercizi
Il "grido" profondo, interioreSiamo entrate nella lunga notte di Nicodemo con il “grido” profondo che abitava la nostra anima. Gesù mi attendeva, mi ha raccolta.

E, nel lungo dialogo a tu per tu con lui, mi ha fatto capire che la mia vita, il mio terreno se non è fecondato dalla Parola, si impoverisce, si inaridisce. Come Salomone, ho chiesto un cuore ascoltante che sa zittire mente e voci per rimanere in lui solo.
Gesù mi ha condotta a sentire il suo grido, il suo grande desiderio per me: “Che io entri in una nuova appartenenza e accolga senza condizionamenti il suo stile, per essere sua dimora".

Ringrazio il Signore per questo grande dono, ma anche don Massimo Sozzi che, con chiarezza, delicatezza e fermezza, ci ha condotte a fare un salto nella vita di risorti.
Grazie.