Unità nella diversità

di suor Silvana Manavella, Chambéry
Diverse ma unite: formazione ArmenoUna tre giorni all'insegna della gioia nel ritrovarci dopo "tanto tempo", a causa della pandemia che ci perseguita in questi anni!

Una quarantina di sorelle appartenenti alla Federazione Italiana delle Suore di San Giuseppe, provenienti da tutta la Penisola, s'incontrano per alimentare la comunione tra loro e per curare la formazione continua sui Testi Primitivi, fonte di nutrimento spirituale per ciascuna.
"Il cuore del Piccolo Disegno" è il tema su cui riflettiamo e ci confrontiamo, dopo aver ascoltato in religioso silenzio, l'egregia esposizione di suor Patrizia, carissima sorella, ex madre generale delle suore di Novara, ed ora appartenente all'Istituto.
Chiamate ad essere un solo corpo con un solo "cuore" vibrante di amore per Dio e per il "caro" prossimo, oltreché per noi, piccole comunità che vivono tra la gente e cercano di testimoniare il suo amore con umiltà e gioia!
Un passaggio alquanto significativo, che mi ha colpito molto, è stato quello dell'unità nella diversità, quale condizione senza la quale non c'è comunione. Il cuore del Carisma è la comunione e la comunione nella Trinità è relazione tra persone diverse che vivono l'una per l'altra. Ecco il nostro modello trinitario che ci stimola ad amarci, accoglierci, aiutarci e rispettarci con profonda stima!
La comunione è sempre comunione di diversi. Solo se c'è il diverso c'è la relazione e la comunicazione. Solo se c'è il diverso c'è il dialogo e l'incontro. Solo se c'è il diverso c'è la ricchezza di pensiero.
Ecco allora la nostra sfida: non aver paura del diverso ma cercare l'unità nel rispetto della diversità, senza cedere alla tentazione di volere gli altri simili a noi. Non giudicare gli altri negativamente solo perché sono diversi. L'unità è sempre unione di diversi perché così è la comunione che si respira nella Trinità. E noi siamo il luogo in cui la Trinità ha preso casa.

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