Padre nella tenerezza

di Federica e Walter, Cuneo
Il segno della Barca: timone della vita«Gesù è passato dal dire “padre” a Giuseppe al chiamare Dio “Abba”» (Enzo Bianchi). Se Gesù è riuscito a vedere la tenerezza di Dio in Giuseppe,...

come possiamo noi trasmettere ai nostri figli il vero volto di Dio Padre, la sua cura, la sua tenerezza e la sua bontà? Questa è la domanda che ci siamo posti, sabato 20 novembre nel terzo incontro delle Famiglie, e alla quale abbiamo provato a rispondere. Prima in coppia e poi facendo dei nostri pensieri un dono condiviso con il gruppo.
Innanzitutto ci siamo scoperti fragili, bisognosi che il Signore si chini sulle nostre debolezze per fare la verità in noi. Inoltre che ci accolga, ci abbracci e ci sostenga con tenerezza.
E, come Dio Padre fa con noi, così noi genitori siamo chiamati a impegnarci a fare verso i nostri figli. Pur consapevoli di non essere infallibili, ma certi che il Signore è con noi per non lasciarci spaventare dalla fatica dell’educare, ma per spingerci a guardare alla bellezza dell’accompagnarli alla maturità.
Come ci suggerisce papa Francesco «Giuseppe ci insegna che, in mezzo alle tempeste della vita, non dobbiamo temere di lasciare il timone nelle mani di Dio».
Grazie anche a Marco ed Elisa, che seguono i nostri ragazzi coinvolgendoli in un laboratorio relativo al tema, ci siamo portati a casa una bella barca. Ci ricorda chi sta al timone!