Piccoli gesti, con grande amore

suor Christina Razanatahina, Aosta
Poccoli gesti, con grande amoreCollaboro con l’associazione “Fede e Luce” insieme a suor Teresita. Un movimento fondato da Jean Vanier e Hélène Mathieu nel 1971.

Ha come obiettivo l'aiuto alle persone disabili e il sostegno ai genitori, affinché possano accettare e accogliere i figli con amore, come doni preziosi, malgrado le loro disabilità.
La fede, infatti, aiuta i genitori a vedere nei figli il volto di Dio. Diventa luce che illumina le loro menti per riconoscere ai disabili il diritto di vivere, come tutte le altre persone. La fede è fiamma che scalda il cuore e permette ai genitori di diventare responsabili e prendersi cura di loro.
Questa la mia piccola esperienza. All’inizio avevo timore ad avvicinarmi alle persone disabili, non sapevo come muovermi per entrare nel loro mondo senza ferirle. Eppure volevo far sentire loro stima, affetto, speranza… Ma mi trovavo sprovvista di metodo per riuscire.
Fortunatamente suor Teresita, come vera sorella maggiore, mi ha aperto poco a poco la strada.
Ciò che mi ha particolarmente cambiato la mentalità e il cuore, sono le frasi che mi ripetevo spesso. “Queste persone sono volto di Dio. Egli mi parla attraverso le loro fragilità”. Quindi, gradualmente, mi sono avvicinata a loro e, con semplicità, ho cercato di parlare al loro cuore, di porre gesti di affetto, comprese le carezze. Così, poco alla volta, i loro volti si sono rasserenati, fino a illuminarsi di gioia al mio arrivo. Lentamente, un bel legame di fraterna comprensione, si è creato fra noi. Essi hanno incominciato ad accogliermi con gesti pieni di amore e di simpatia.
È cresciuta in me la consapevolezza che la vita è un viaggio verso l’altro. Verso i disabili, gli anziani, gli ammalati... E che essa non ha senso senza la capacità di donare. Non ho tante cose da donare, ma cerco di fare piccoli gesti con grande amore. Madre Teresa di Calcutta diceva: «L’importante non è la quantità dei doni, ma l’intensità dell’amore con cui si dona».
Ora sono molto contenta di passare un po’ della mia vita in mezzo a quei “piccoli”, certamente i prediletti e tanto amati dal Signore.

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