“Fraternità ed educazione”

Suor Anna Clara Corino, Cuneo
Parlare con sapienza e insegnare con amoreHo partecipato online a un momento intenso di formazione, promosso dalla Chiesa di Santarém, sulla Campagna della Fraternità di quest’anno.

Il tema è: “Fraternità ed educazione”, con lo slogan: “Parlare con con sapienza e insegnare con amore”. Tutti gli anni, dal 1964, la Chiesa del Brasile propone a tutti i fedeli un tema da riflettere e da vivere, durante il periodo della Quaresima. L’argomento dell’educazione ritorna per la terza volta, evidentemente con aspetti diversi e a partire da un nuovo contesto. Dice il documento base: “Nessuno si senta estraneo, escluso da questa riflessione che tocca la chiesa, la societá, la scuola, la famiglia, il mondo del lavoro, la questione ambientale...”.
La metodologia del lavoro è sempre quella che da anni accompagna ed ispira i documenti della chiesa: Vedere, ed ascoltare, Discernere alla luce della Parola, Agire.
La chiesa di Santarém ci ha aiutati ad approfondire il tema, invitando educatori con una profonda esperienza pedagogica. Persone qualificate e attive sia nelle scuole che nell’ambiente urbano e con categorie minoritarie (ribeirinhos, indígenas, quilombolas). Animate anche da una profonda vita interiore e con una capacità di riflessione a partire evidentemente dal nostro suolo amazzonico. Terra diversa per la realtà geografica, con le sue bellezze e sfide. Gli insegnanti-ducatori ci hanno sensibilizzato all’urgenza di questa campagna. Il “vedere e ascoltare” mi ha immersa nei gravi ed urgenti problemi che il nostro mondo vive e quasi non sopporta più. Però, sono stata molto toccata dai tanti spiragli di luce e di speranza che ogni educatore lasciava nei partecipanti.
La locandina, relativa al tema, ci mostra Gesù che si inchina sulla donna giudicata a morte dai suoi accusatori pronti a lapidarla. Questa figura ci aiuta a fissare lo sguardo sulla sua Misericordia. A ripercorrere la Sacra Scritturra la quale ci rivela un Dio che spezza le catene, si abbassa, perdona, pone sempre al centro la persona umana con la sua dignità. Ci “parla con sapienza e insegna con amore”.
Analizzando il Patto Educativo Globale di papa Francesco, abbiamo sentito quanta sintonia e attualità ha con lo stile di Gesù.
Le ultime considerazioni del tema, riguardo alla pastorale concreta, mi hanno profondamente colpita. L’insegnante Jucileide, appassionata pedagoga amazzonica, ci ha sfidati. «Di fronte all’attuale modello economico e alla gravità della situazione socio-economica-politica, - ha sostenuto - che ferisce la nostra attuale Amazzonia e il mondo intero (guerre e corsa agli armamenti, aumento del disboscamento, chiusura di oltre 5 mila scuole in terra amazzonica, contaminazione dei fiumi e laghi, grandi proprietà, minacce e genocidi nei confronti delle popolazioni indigene, corruzione, violenza, agro-industria, esclusione dei poveri...) abbiamo due scelte:

  1. o stare dalla parte del mercato, di una politica escludente, di una pedagogia opressiva ed offensiva...;
  2. oppure abbracciare il progetto di Gesù e dei suoi discepoli: promuovere un’educazione integrale, che favorisce la persona umana con tutti i suoi diritti e difende la Casa Comune “perché tutti abbiano vita e vita in abbondanza“.

Chiedo al Signore di illuminare le mie e le nostre scelte quotidiane, alimentando in noi la speranza che ci permette di camminare insieme e “sperare contro ogni speranza”. 

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