Un altro mondo è possibile

di m. Gabriella Canavesio

In occasione dell’incontro della Commissione Internazionale di GPIC a New York ...

senza nessuna pretesa di completezza abbiamo raccolto i dati sul lavoro apostolico e promozionale, realizzato e animato dalle nostre sorelle della Federazione italiana e l’abbiamo sintetizzato intorno a quattro temi: povertà, donna, bambini, cura del pianeta.
Di fronte a tale breve sintesi, abbiamo provato una stupenda sorpresa e dal cuore è sgorgata spontanea la lode: davvero Dio è grande e opera meraviglie.
Non abbiamo scoperto attività ed esperienze sconosciute, ma con un solo colpo d’occhio abbiamo percepito con più forza e toccato con mano l’Amore Provvidente del Padre che guida la storia, che suscita energie di bene, accende la fantasia della carità, alimenta l’ardore missionario. Sceglie e chiama umili operaie e operai del Regno, perché, spinti da una forte passione per la vita in pienezza, diventino segni della sua Presenza di tenerezza, accogliendo, consolando, curando ogni persona che soffre.
Questa è storia sacra, che la nostra Federazione, con semplicità e generosa umiltà scrive là dove le situazioni di dolore, ingiustizia, sfruttamento, violenza hanno sfigurato il volto del fratello, ferendone mortalmente la dignità.
Leggere questo tratto di cammino con il cuore e gli occhi di Dio ci ha riempito di gioia, ha dato nuova concretezza alla nostra lode: è il Signore, “Sorgente della Vita”(Sal 35) che, attraverso migliaia di vite, totalmente consegnate a Lui, non abbandona il povero, sgrava le sue spalle dal peso, libera i prigionieri, soccorre l’orfano e la vedova, risana i cuori affranti, passa per la valle del pianto e la trasforma in una sorgente…
L’incontro all’ONU ha rafforzato in noi la certezza che “un altro mondo è possibile”, anzi è già in costruzione.
Sentiamo forte il bisogno di rivolgere a ciascuno l’appello a intensificare la partecipazione al grande laboratorio esistenziale, dove, insieme a tutti gli uomini di buona volontà potremo davvero costruire “un mondo diverso, che misuri il suo sviluppo sull’uomo, soprattutto se debole, straniero, impoverito”.

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