Chi ha una borsa la prenda

Angelo Fracchia, Cuneo
Chi ha una borsa la prendaDentro al lunghissimo e avvincente racconto della passione di Gesù (tra le cui versioni la più affascinante, per lettori come noi,...

è forse proprio quella di Luca, che si legge quest'anno) si potrebbero riprendere decine di spunti preziosi, tra i quali anche un detto particolare.
Dopo l'ultima cena Gesù si ferma a parlare con i suoi discepoli. E a un certo punto chiede loro di ricordare un evento di vita sperimentata insieme: «"Quando vi ho mandato a predicare senza borsa, senza sacca, senza sandali, vi è mancato qualcosa?" "No". "Stavolta, però, vi dico che chi ha una borsa la prenda"».
Al di là della motivazione offerta da Gesù, che rimanda in toni apocalittici (chiari a quei primi lettori ma non a noi) per dire che il tempo che stanno vivendo è particolare, è interessante che Gesù sembri voler eliminare qualunque tipo di fondamentalismo: "Sì, allora vi ho dato queste indicazioni, ma adesso non vanno bene". C'è un momento per tutto, c'è una soluzione ideale per ogni tempo, non esistono ricette valide sempre e ovunque. Questo da una parte ci sconforta (sarebbe più facile! Ed è questa la tentazione dei fondamentalismi), dall'altra ci consola, perché sentiamo che in certi momenti la scelta giusta ci pare di intuirla, e sempre ci affascina, dal momento che le decisioni sono affidate alla nostra valutazione, il che significa che Dio si fida di noi e del nostro giudizio.
Ovviamente, ciò comporta anche il rischio di sbagliare, a cui anche i discepoli non sono stati immuni: «"Signore, abbiamo qui due spade". "Basta!"», e ci verrebbe da proseguire dando parola ai pensieri di Gesù con un "non avete capito niente!".
Dicono che i genitori che proteggono sempre i figli in fondo non si fidino del fatto che possano farcela da soli; scopriamo sempre più di avere un Dio Padre, sì, ma che ci tratta da adulti.
Domenica delle Palme anno C Leggi il Vangelo secondo Luca, 22,14-23,56, in particolare Lc 22,35-38