Due feste “faccia a faccia”

suor Renza Bono, Cuneo - Bosques (Argentina)

Festa del 34° Anniversario degli HogaresIn questi ultimi due anni 2020-2021 abbiamo attraversato un periodo molto impegnativo a causa della pandemia covid19,...

che ha creato condizioni di lockdown e scolarizzazione in Dad. Quest'anno la celebrazione della Pasqua è avvenuta “faccia a faccia”, finalmente! Insieme si è festeggiato il 34° anniversario delle Case dei bambini. La casa Madre Teresa di Calcutta è stata fondata all'inizio del 1988 dal Servo di Dio, padre Jorge Novak svd, primo Vescovo di Quilmes. Da allora, centinaia di bambini e adolescenti hanno vissuto nelle diverse Case perché, per vari motivi, non avrebbero potuto rimanere nelle loro famiglie di origine. La Casa ha centri a Quilmes, Berazategui e Florencio Varela, nel sud del Gran Buenos Aires.
La celebrazione della Pasqua 2022 è stata presieduta da padre Carlos Jose Tissera, Vescovo di Quilmes e Presidente della Caritas argentina. Hanno partecipato i bambini e gli adolescenti delle Case, i collaboratori e gli educatori dell’opera.
Durante la messa, il Vescovo ha ricordato il significato della Pasqua e il suo rapporto con il passaggio dalla morte alla vita. Spontaneamente, nel dialogo con i bambini, ha valorizzato la cura della vita e il ruolo delle Case come ambiente di cura. I bambini hanno condiviso il canto “Prenditi cura di me”. A seguito, il Vescovo ha invitato gli adulti a fare la "promessa di cura" davanti ai bambini e agli adolescenti, ospitati nelle Case.
Al termine della celebrazione, è stato chiesto a tutti i partecipanti di accendere una “luce” dal cero pasquale, come gesto fortemente simbolico. Quello di saper affrontare le contrarietà ed essere un segno luminoso in mezzo alle difficoltà che i bambini affrontano nel contesto della loro vita. In un clima di grande e profondo significato, si è conclusa la celebrazione dell'Eucaristia.
Dopo questo momento, insieme ai ragazzi e alle ragazze, abbiamo cantato “Buon Compleanno”, espresso con una grande torta sulla quale il numero “34 anni” era ben visibile. Inoltre, non è mancata la condivisione di deliziosi pasticcini e marmellate, con la distribuzione delle “tradizionali” uova di Pasqua.
Riconoscenti per la bella e partecipata celebrazione, rinnovati nelle nostre motivazioni, torniamo alle Case. Qui, continuiamo a compiere la missione di prenderci cura e di proteggere i bambini in situazioni particolarmente difficili.

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