“Essere umani” da accogliere

Michele Mea, volontario
Accogliere gli stranieri, sono "esseri umani" come noiQuesta volta non voglio parlare della vita associativa, che per fortuna va avanti, con le innumerevoli attività, che finalmente sono riprese in presenza.

 

Voglio invece parlare di noi “esseri umani”, perché non ci bastava il coronavirus, ora c'è anche la guerra, sì quella vera. Una guerra che si combatte nel cortile di casa e per questo ci mette addosso tanta paura, una guerra fatta di orrori, di massacri, ma anche di tanti gesti di solidarietà e di accoglienza.
Peccato però, che anche questi gesti siano intrisi di razzismo; e sì, benvenuti in Unione Europea a quelli con la pelle bianca, ma guai ad avere un po' la pelle scura. Per chi sa di Africa, per chi arriva dal Mediterraneo sui barconi o dalla rotta balcanica, non c'è posto in Europa. Possono aspettare e marcire in un limbo fatto di indifferenza e di abbandono. Eppure, al di là del colore della pelle, non dobbiamo mai dimenticare che sono “esseri umani”, proprio come noi, sono nostri fratelli e sorelle, da accogliere sempre e senza alcuna titubanza.

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