…mani e grembo di Dio…

di suor Antonietta Basile, Pinerolo

Anche quest’anno abbiamo partecipato alla 15ma edizione di Formazione Permanente ...

iniziata nel 2000 con l’anno santo. Ringraziamo ancora la relatrice, suor Cristina Gavazzi, ora superiora provinciale della provincia di Chambery, per la sua esposizione chiara e gioiosa.
Due gli obiettivi: approfondire il tema della Provvidenza Divina alla luce della Parola di Dio e del nostro Carisma e crescere in Fraternità.
Venerdì 20, dopo aver espresso visibilmente la gioia di essere nuovamente insieme, abbiamo avuto la possibilità di raccontare, dopo un breve ritrovo in gruppo, come la Provvidenza Divina ha agito nella nostra vita. Chi l’ha sentita più fortemente nella chiamata, chi nelle circostanze normali della vita, chi in grossi momenti di difficoltà.
Forte la video-testimonianza di Chiara Corbella Petrillo: i figli concepiti e perduti, la sua malattia e la scelta di dare alla luce Francesco. La misteriosa serenità con cui affronta tutto, insieme al marito Enrico.
La prima relazione “Una Parola che ci nutre” ci ha portate a riflettere su alcuni passi del Nuovo e Antico Testamento, dove Dio risponde alla solitudine e alla paura dell’uomo con il Suo amore provvidenziale.
Gesù concretizza la Provvidenza nei suoi gesti profetici, nei miracoli, usando il linguaggio delle immagini nelle parabole che vogliono rivelare all’uomo l’impegno di Dio nei suoi confronti.
Gesù ci prende sul serio e noi siamo sempre di fronte ad un bivio: accogliere il Signore nella nostra vita oppure voltare le spalle. Portiamoci dentro questa domanda: “Io da che parte sto?”.
La seconda relazione ha avuto come tema: “Un Carisma che ci segna”. Se Chiedessimo a padre Médaille: “Chi è Dio?” non esiterebbe a rispondere: “Dio è Provvidenza”, perché è il primo che ne ha fatto esperienza, negli avvenimenti della sua breve esistenza. Il Fondatore usa due immagini che ci rimandano alla concretezza della vita: “le mani” e il “grembo” di Dio che hanno risonanze bibliche. “Abbandono totale di sé nelle mani della Provvidenza” (MP 96) ...Deve senz’altro prendersi cura di creature amorosamente annientate nel suo grembo…” (LE 23). Dio sa tutto della nostra vita, ma vuole che gliela affidiamo con un atto di piena responsabilità.
Ottima la scelta del film “Freedom writers” che narra la vicenda di una coraggiosa insegnante che osò credere in un programma di integrazione razziale sorto all’indomani delle rivolte a Los Angeles (1992).
“Una vita che ci interroga”. Nell’esperienza umana, trasversale ad ogni cultura, c’è la tentazione di credere che la Provvidenza Divina sia un’esperienza che ci fa stare “in poltrona”, aspettando che Dio risolva tutto. Continuamente ci muoviamo tra sofferenza e gratificazione. La Provvidenza va letta proprio dentro queste esperienze di vita. La Provvidenza non ha risparmiato la croce al Figlio di Dio. Infatti egli deve passare attraverso l’esperienza di “annientamento” per fare la volontà del Padre. Un’esperienza di libertà anche dagli affetti: “Ecco mia Madre e i miei fratelli…” (Mt 12,49). Dio non ci promette strade facili, scorciatoie, ma ci assicura la sua compagnia.
Buon cammino a tutte nell’attesa di rivederci nuovamente e con gioia il prossimo anno.