Chiamati a essere Famiglia

suor Carla Carena, Istituto
Chiamati a essere FamigliaLa Famiglia Carismatica del Piccolo Disegno si incontra per una due giorni di conoscenza e di contenuti.

Siamo a Villa san Pietro di Susa, alla luce di un paesaggio e un tempo meteorologico stupendo, il 17-18 settembre 2022. Accompagnati dal soffio di un vento impetuoso ma caldo - lo Spirito?! - una sessantina di laici e suore ha vissuto una prima esperienza di conoscenza e di scambio “di cose nostre”… Già l’inizio ha visto il susseguirsi di voci dei laici e delle suore, ed è per questo che le cose sono andate bene! Perché insieme abbiamo guardato verso il futuro con doni diversi, ma significativi, per raggiungere lo stesso obiettivo. Tessere relazioni tra noi, a partire dalla Parola snocciolata di suor Enrica Moia, che ha sottolineato come i doni dello Spirito sono ricevuti non solo per un bene personale ma affinché la comunità cresca, ognuno nel suo carisma particolare e a servizio degli altri.
Mariella ha saputo legare i momenti previsti con uno stile personale e carismatico, aiutando tutti i presenti a tessere relazioni nei diversi tempi. Dal pranzo al relax nel primo pomeriggio, alla cena, alla ricreazione e al tempo serale-notturno fino ai gruppi, alla condivisione, alla passeggiata e alla verifica dell’ultimo giorno.
Tutto in relazione tra noi e non solo tra noi, ma, soprattutto, mettendo al centro Gesù eucaristia nella Messa in Cattedrale, con la comunità-popolo di Susa. In tutto questo dispiegarsi di tempi, nel pomeriggio del sabato ecco necessario e importante l‘intervento di suor Patrizia Graziosi dal titolo: “Famiglia Carismatica”. L’offerta di un profondo e significativo contenuto. Infatti, già al numero 43 delle Costituzioni Primitive troviamo il progetto di questa famiglia nata da subito come religiose, associate e aggregate. Lo scopo: quello di “unire in un unico corpo le anime più desiderose di santità che Dio ha nel mondo!”. Quindi, la struttura data da padre Médaille alla prima Congregazione è: unità nella diversità.
E allora, che cosa il Piccolo Disegno delle origini può dire a noi oggi? Ci parla del forte senso missionario che ha diversificato il “corpo” come realtà dinamica e con al centro il progetto di Dio, cioè il Piccolo Disegno. Occorre quindi guardare avanti allargando mente e cuore, e agire come “corpo vivo” … Si cambia facendo esperienza, lasciando decidere passi grandi o piccoli allo Spirito di Dio…
Valeva la spesa “perdere tempo” per ritrovarsi? Alla luce di quanto vissuto direi proprio che è stato importante per allargare la tenda delle nostre vite. Permettere ai partecipanti di diventare capaci di intuire che siamo dono di un progetto, già voluto in un tempo lontano per ciascuno di noi. Un progetto che porta un nome e una storia tutta sua ma, che nella mente e nel cuore di Dio, siamo conosciuti dall’eternità per questo nostro oggi.

 

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