Flash sull’Assemblea Federale

di suor Silvia Favero

In un clima di gande fraternità, preghiera, ascolto, revisione, condivisione, discernimento,

si è svolta a Susa, dal 28 al 30 aprile, l’Assemblea dei Consigli della Federazione italiana delle Suore di San Giuseppe. Sono stati presi in esame i vari punti all’odine del giorno ed in un primo momento si è dato spazio alla rilettura della conferenza tenuta a Torino da Monsignor José Rodríguez Carballo sul tema “Vita consacrata: alzati e cammina – per un presente di passione e un futuro di speranza”; vedi PDF.
Si è data poi particolare attenzione al serio lavoro svolto dalle diverse commissioni di Federazione, godendo nel sentire che nei vari gruppi va crescendo il taglio di profezia comunitaria.
La presenza di tutte le nostre Congregazioni all’inaugurazione dell’Associazione “Gente di Speranza” e dei suoi nuovi locali, è stato un segno forte di comunione e di cammino insieme, “sinergia crescente”, linguaggio palpabile per quanti lavorano con noi o nei nostri ambienti.
I momenti di preghiera, animati a rotazione dalle diverse Congregazioni, sono stati tempi forti in cui si è sperimentato con l’ascolto della Parola la presenza dello Spirito che ha poi accompagnato ogni incontro della giornata.
Momento ricco e gioioso è stato quello della proiezione di un PPT che, con riferimento all’EXPO, iniziato in questi giorni a Milano, in modo simpatico ha cercato di porre alcuni stimoli e domande a noi consacrate del Piccolo Disegno che abbiamo molto da offrire per “nutrire il mondo” e dare ad ogni caro prossimo la “vera energia”; scarica il PPT.
La lettura di un’intervista a Philip Jenkins sulla realtà della Nuova Chiesa del suo volto nuovo e della nuova mappa che la caratterizza e la caratterizzerà nel 2050, ha posto grandi interrogativi e fatto nascere l’esigenza di non limitare lo sguardo alla nostra realtà italiana ma di estenderlo anche alle nostre realtà “d’oltre mare”.
La proiezione del filmato, “Il Colore dell’Amore”, ha colmato un dopocena lasciando spunti seri di riflessione. Il film, prendendo l'avvio dalla vicenda concreta di Marko Ivan Rupnik e dai fatti che hanno segnato la storia del suo paese e la sua infanzia, ci ha fatto vedere che l'arte, se vuol essere vera, deve fare i conti con la vita. La storia, il sangue di cui essa è intrisa, le grandi domande di ciascuno, possono rimanere una materia opaca, come la riga nera sul foglio tracciata col carbone. Ma, come il carbone per l'artista è ciò con cui traccia un disegno che poi, nell'opera d'arte, è trasformato in colore, in oro, così nella vita quanto in superficie è buio e ferita può essere trasformato in luce.
Prima di sciogliere la seduta conclusiva, si sono programmate le date dei prossimi incontri federali, il primo dei quali è previsto per il 26 settembre 2015.