Annientamento [2]

Commissione Piccolo Disegno
Annientamento, cambiamento per una maggior ricchezzaAnnientamento non è buttare dalla finestra le nostre qualità umane, la nostra personalità, la nostra singolarità.

Si chiede di consegnarle a Dio, come il pane e il vino consegnano se stessi a Dio proprio perché “quella” ricchezza venga “cambiata” in “quell’altra ricchezza”. È un passaggio pasquale (da una conferenza di don Gozzelino).
«Mia cara figlia, se vogliamo il modello del nostro amore per Dio e della nostra carità verso il prossimo, dove lo troveremo in modo più evidente che in questo Sacramento? […] La nostra cara Congregazione troverà certamente nell’Eucaristia il modello da imitare e il vero esempio delle sue opere d’amore» (LE 25, 26, 27). «Ecco, mia cara sorella, il fine della nostra Congregazione annientata: essa tende a procurare la duplice unione totale di noi stesse e di tutto il caro prossimo con Dio» (LE 29).
Cosa significa vivere oggi il modello eucaristico, così come padre Médaille lo ha intuito? Come può specificarsi nella vita quotidiana delle suore e dei laici che a esso si ispirano? Rispondiamo dando voce a ciò che padre Médaille stesso scrive nella Lettera Eucaristica.
«Gesù nell’adorabilissima Eucaristia è un Dio nascosto e totalmente invisibile…» (LE 9).
Nell’Eucaristia divinità e umanità di Gesù si nascondono entrambe. Eppure sperimentiamo, con meraviglia e stupore, la potenza del Sacramento che riceviamo, la sua forza rigeneratrice, la straordinaria capacità di unirci a Dio e di edificarci come Chiesa. Desiderare di assumere lo stile di Gesù nascosto e invisibile può significare adoperarci per essere strumento di unione del prossimo a Dio con atteggiamento di rispetto, discrezione, riguardo. Può significare accostarci agli altri per offrire un’amicizia disinteressata e gratuita che non attende di essere ricambiata o ricompensata. Come Gesù Eucaristia, una volta assunto, sciogliendosi visibilmente, scompare ma ci unisce a Dio e al prossimo, così anche per noi, amare il prossimo nello stile indicato da padre Médaille, può significare avvicinare il prossimo a Dio per poi lasciarlo “a tu per tu”, “cuore a cuore” con il Signore, scomparendo rispettosamente e silenziosamente.
(Tratto da “In comunione” pp. 10-11).
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