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Jean-Pierre Médaille

Jean-Pierre Médaille nasce a Carcassonne, città medioevale nel sud della Francia, il 6 ottobre 1610, terzogenito di otto figli. Il padre Jean è avvocato e la madre si chiama Phelippe d’Estevenel.
A sedici anni non ancora compiuti, nel 1626, entra nel noviziato dei gesuiti a Toulouse e due anni dopo emette i primi voti.
All’età di ventisette anni, nel 1637, viene ordinato sacerdote e a trentatre anni, l’11 ottobre 1643, concluso il periodo di formazione, emette la Professione solenne di quattro voti.
Dal 1643 al 1649, padre Médaille è membro della comunità del collegio di Saint-Flour e, intorno al 1646, inizia la sua attività di fondatore.
Il ministero apostolico gli permette di vivere a contatto con la gente, conoscerne i bisogni e accompagnare giovani desiderose di consacrarsi a Dio nel servizio ai più poveri.
Durante l’anno 1650-51, che vede le origini della Congregazione delle suore di S. Giuseppe, padre Médaille si trova a le Puy con l’incarico di predicatore e può seguire da vicino i primi passi del nascente Istituto, approvato dal vescovo mons. Henri de Maupas, il 10 marzo 1651.
Per la nascente comunità apostolica scrive una lettera detta “Eucaristica” dove si trovano il fine e i fondamenti carismatici della nuova famiglia religiosa; inoltre i Regolamenti, le Costituzioni, il Direttorio e una raccolta di Massime che più tardi elaborerà per diffonderle anche ai laici.
Vive gli ultimi quindici anni nella Diocesi di Clermont, sempre incaricato delle “missioni al popolo”.
Muore a Billom, il 30 dicembre 1669, all’età di 59 anni.
Dopo la sua morte viene ricordato come “santo e apostolo”.
Padre Médaille uomo di contemplazione e di azione è un missionario infaticabile; è un mistico, appassionato di Gesù, servo umile, obbediente al Padre, e dell’Eucaristia “mistero di comunione, perfettamente unificante; modello del nostro amore per Dio e della nostra carità verso il prossimo”.

Insieme perchè

La FEDERAZIONE è un'ESPRESSIONE della DINAMICA COMUNIONALE che ha le sue radici nel CARISMA stesso.

Le Congregazioni delle Suore di San Giuseppe si sono riunite in Federazione, perché convinte che CAMMINARE INSIEME è il vero stimolante percorso da perseguire.

Aiuta a VEDERE e INTRAPRENDERE quanto DIO DESIDERA da NOI nel pieno rispetto delle differenze di contesti e di storia; arricchisce, da volto e gioia all’unico sogno.

Unione di Congregazioni

Logo dell'Istituto Suore di san Giuseppe
Nel 1999, a 'Villa san Pietro', Susa - Torino, durante l’assemblea annuale dei Consigli della Federazione, fu stabilito che le Congregazioni, che si sentivano pronte per un cammino di unione tra di loro potessero dare liberamente inizio a questo progetto.

Tre Congregazioni (Novara, Susa e Torino) hanno optato per la scelta dell’unione dando vita, nel 2006, a un’unica e nuova Congregazione: l’Istituto Suore di San Giuseppe.

Quindi la Federazione italiana delle Suore di san Giuseppe è stata composta dalle seguenti Congregazioni: Aosta, Chambéry, Cuneo, Istituto e Pinerolo.

 

 

FUSIONE DI CONGREGAZIONI

Logo fusione suore san Giuseppe: Pinerolo con Chambéry

L’invito della Chiesa a favorire i processi di collaborazione ha fatto sentire l’urgenza di camminare verso la fusione con altri Istituti, alla luce dei valori della comunione e della condivisione dello stesso carisma.

Dal Capitolo 2017 la Congregazione di san Giuseppe di Pinerolo ha intensificato i passi verso la Congregazione madre di Chambéry. Il decreto di approvazione della fusione è diventato effettivo il 1° maggio 2021. Le suore di san Giuseppe di Pinerolo ricevono dalle mani del Consiglio Generale le Costituzioni di Chambéry, durante la celebrazione del 4 luglio 2021, nella Basilica di san Maurizio in Pinerolo.


Attualmente la Federazione italiana delle Suore di san Giuseppe è composta dalle seguenti Congregazioni: Aosta, Chambéry, Cuneo, Istituto.

 

Frutti di un cammino

 Il cammino della Federazione è disseminato di frutti di grande valore comunionale:

  • impegno comune per aggiornare i Testi normativi e renderli conformi alle linee emerse dal Concilio Vaticano II;
  • pubblicazione e divulgazione dei Testi Primitivi (scritti del Fondatore e sulle origini) in un'unica edizione;
  • realizzazione di un Formulario comune per le preghiere;
  • scelta del Crocifisso (segno della nostra consacrazione) uguale per tutte le Suore;
  • costituzione di Commissioni federali di studio, di formazione, di impegno pastorale e sociale;
  • esperienze di animazione comune del Laicato che condivide con le Suore lo stesso carisma del Piccolo Disegno;
  • Noviziato delle diverse Congregazioni in comune o, almeno, tempi di esperienze formative condivise;
  • corsi di Esercizi spirituali, giornate o settimane di formazione permanente e alcuni pellegrinaggi in comune;
  • stesura di un Opuscolo comune riguardante il piano di formazione iniziale e permanente;
  • stesura di un Documento comune sulla pastorale giovanile e vocazionale;
  • pubblicazioni varie legate alla nostra spiritualità: poster, segnalibri, calendari, depliants, CD, cassette, canti.
  • comunità inter-congregazionali in Amazzonia: Boa Esperanςa e Boa Vista de Cuςari in Santarém - Pacaraima in Roraima.

Vibra l'unità

Il cuore del carisma delle Suore di San Giuseppe è la COMUNIONE, che padre Médaille chiamava “duplice unione totale”: con DIO e con il “caro prossimo“. Comunione da vivere e da aiutare a vivere per realizzare il sogno di Dio: “Che siano uno“. Un sogno che coincide con la realtà stessa di Dio Trinità: unità nella diversità.
La forza per realizzare questo sogno la si attinge dall’Eucaristia nella quale le Suore sono chiamate a specchiarsi. Eucaristia, da adorare, da contemplare, da mangiare, da vivere, da condividere... per poter essere nel mondo collaboratori del Disegno di Dio, con lo stile di Piccolezza del grano macinato che diventa farina e poi pane. Padre Médaille parlava della Congregazione delle Suore di San Giuseppe come di “Piccolo Disegno”.
La figura del falegname di Nazareth, Sposo di Maria e Custode del Redentore, scelto come custode delle suore di san Giuseppe, è il modello di uno stile di vita a cui ispirarsi per realizzare questo sogno: docilità alla Parola, cordiale carità, profonda umiltà, silenzio adorante, esistenza straordinaria nell'ordinario.

Storia della Federazione

A metà del XVII secolo, un umile gesuita francese, Jean-Pierre Médaille, ha dato inizio con un piccolo gruppo di «giovani vedove» a una comunità religiosa di tipo nuovo per quell'epoca, le suore di san Giuseppe. Quel progetto era in linea con l'evoluzione che si andava affermando con fatica nella Chiesa e che tendeva ad aprire la vita consacrata femminile all'apostolato fuori della clausura. Da quella fondazione ebbero origine molte congregazioni. Attualmente circa diecimila suore di san Giuseppe, in una trentina di congregazioni autonome, raggruppate in Federazioni, sono presenti in quarantanove Paesi, distribuite su tutti i continenti.
A Le Puy in Francia, culla della prima Comunità di Suore di San Giuseppe, nel 1950 le Superiore delle allora 6 Congregazioni italiane si ritrovano con le Superiore maggiori di Francia, Canada e Usa per il tricentenario della fondazione. È in quell’occasione che si fa strada l’idea di riunirsi in Federazioni Nazionali. Lo scopo è di aiutarsi ad approfondire meglio il carisma e a servire con più verità il caro prossimo nell’oggi.

Seguirono anni di studio e di scambi fraterni che permisero all’idea intuita di diventare, anche per l’Italia, realtà.

Il 15 giugno 1966 veniva approvato lo Statuto della Federazione Italiana delle Suore di San Giuseppe, composta dalle seguenti Congregazioni: Aosta, Chambéry, Cuneo, Istituto e Pinerolo.

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